Elezioni comunali 2021 Bologna, Merola lancia Lepore, ma il Pd è spaccato

Dem in subbuglio dopo l’intervista del sindaco. L'assessore Aitini: "Non c’è l’accordo sul nome unitario, pronto alle primarie". De Maria non scioglie le riserve: "Parlerò in Direzione"

Virginio Merola

Virginio Merola

Bologna, 4 febbraio 2021 - Non è stato un giorno normale, quello di ieri, per il Pd di Bologna. In pochi s’aspettavano che l’endorsement del sindaco a favore di Matteo Lepore arrivasse così presto. La data del voto amministrativo è ancora incerta, è il passo malfermo di un equilibrista. E addirittura non è nemmeno escluso che si possa tornare al voto per le Politiche, qualora Draghi non dovesse trovare la quadra in Parlamento. Però tra i dem bolognesi niente sarà più come prima: la blindatura di Lepore da parte di Merola, e anche alcune sue considerazioni all’interno dell’intervista di ieri sul Carlino Bologna , tracciano un confine netto. A che punto è, si chiedono gli elettori (quelli non stanchi della politica, che stanno diminuendo), il dialogo dentro al Pd per arrivare a una candidatura unitaria? C’è anche il nome di Lepore per quel tipo di sintesi? A oggi, per quanto è dato sapere, il percorso è ancora lungo. Perché una fetta importante del partito, quella che fa riferimento ad Alberto Aitini e alla corrente Base Riformista, non avrebbe intenzione di convergere sull’assessore alla Cultura di Palazzo d’Accursio.

L'intervista a Merola: "Lepore può essere candidato di tutti"

E poiché quell’ala conta da sola il 40% in assemblea cittadina, la partita è assolutamente aperta. Secondo i beninformati, i sostenitori di Aitini non avrebbero concluso nessun accordo e vorrebbero andare fino in fondo con la candidatura dell’assessore alla Sicurezza. Andrea De Maria invece, citato da Merola come l’alta personalità che "come sempre darà il suo contributo", ha voluto ribadire la sua posizione. Tanto per essere chiari, il tam tam di ieri post intervista di Merola aveva prodotto anche una voce insistente: Merola e De Maria avrebbero già un accordo per convergere su Lepore. Chiacchiera smentita dallo stesso entourage del parlamentare dem. Che anzi, in un post su Facebook ha ribadito che anche per lui la situazione è in continua evoluzione. "Chiarito lo scenario della crisi di governo, si dovrà concludere – ha scritto De Maria su Facebook riferendosi al percorso del Pd verso la candidatura per Palazzo d’Accursio –. Dovremo valutare insieme il grado di unità e condivisione. Dovremo anche decidere, se avremo più disponibilità per la candidatura a sindaco, come scegliere, valutando le diverse possibilità che prevede lo statuto del Pd. Lo dovremo fare ovviamente riunendo i nostri organismi dirigenti. Come ho già detto anche per me quella sarà l’occasione per pronunciarmi sui temi aperti". De Maria ha anche ribadito la necessità di una coalizione di centrosinistra, sottolineando "l’ottima interlocuzione" con Italia Viva nonostante gli screzi a livello nazionale.

Il punto Comunali, Aitini suona la sveglia al Pd

Evocato anche lui da Merola, l’assessore Alberto Aitini in parallelo traccia una linea anche più netta. Confermando che nel Pd la frattura su chi candidare c’è eccome. "In queste ore così drammatiche per il Paese non è il caso di alimentare il dibattito sulle amministrative a Bologna, che rischia di dividere ulteriormente invece di unire – sottolinea Aitini –. Al momento non mi sembra peraltro che cia sia unità intorno a una figura sola". L’assessore conferma una disponibilità già espressa. "In questi mesi io, che ho ricevuto più consensi e apprezzamenti all’interno del Pd nelle consultazioni, ho dato la mia disponibilità a trovare una maggioranza larga in cui riconoscersi tutti. Continuerò a farlo, ma se non si dovesse trovare quella linea comune, correrò per le primarie quando la situazione sanitaria permetterà di farle. Questo è il momento di compattarci sulla guida del presidente Mattarella – continua –. Non si può perdere tempo e bisogna dare risposte ai cittadini e alle categorie più colpite dall’emergenza sanitaria".

Infine la Federazione, Luigi Tosiani attende di poter convocare la Direzione dem. "Lavoriamo a una proposta di centrosinistra aperta alle forze politiche e civiche – scrive Tosiani, con una ‘carezza’ a Tonelli –, in grado di coinvolgere le esperienze migliori della società con un programma di governo solido ed ambizioso, per affrontare le sfide importanti del futuro".  

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