Salvini a Bologna, torna l’incubo scontri: 120 poliziotti in campo

Questa sera il segretario federale della Lega chiuderà il suo #primagliitalianitour in salsa emiliano-romagnola al Royal Hotel Carlton di via Montebello

Matteo Salvini a San Lazzaro in compagnia di Lucia Borgonzoni, candidata al Senato

Matteo Salvini a San Lazzaro in compagnia di Lucia Borgonzoni, candidata al Senato

Bologna, 20 febbraio 2018 - È il giorno di Matteo Salvini in città. Stasera il segretario federale della Lega chiuderà il suo #primagliitalianitour in salsa emiliano-romagnola al Royal Hotel Carlton di via Montebello, alle ore 20.30. L’evento è proprio il termine dell’ampio giro fatto in regione da Salvini, che già alcune settimane fa aveva scelto San Lazzaro e quindi la «contendibile» Emilia per la prima convention con tutti i candidati nazionali. Per ora non sarebbero previste manifestazioni di protesta da parte dei collettivi, storicamente antagonisti del segretario del Carroccio, specialmente durante le sue puntate nella nostra città. In ogni caso per la sicurezza delle evento saranno messi in campo circa 120 poliziotti, uno spiegamento di forze non secondario che però non avvicinerà i numeri di alcuni giorni fa, in occasione del blindato comizio di Forza Nuova contestato sempre dai collettivi.

Si parlerà stasera di tanti temi, primo fra tutti quello della sicurezza, storico cavallo di battaglia della Lega. «Parliamo di programmi e cose concrete a differenza di quello che sta facendo il Pd – sottolinea Lucia Borgonzoni, consigliera comunale e capolista al plurinominale del Senato a Bologna per il Carroccio –. Sicuramente partiremo dalla sicurezza, poi toccheremo altri temi molto importanti: le politiche di incentivo alla natalità, il rilancio dell’economia e anche di un tema molto sentito come quelle delle disabilità. Nel nostro programma è previsto il raddoppio dell’assegno di sostegno, oltre a una serie di proposte per tutte le famiglie che hanno persone a carico con situazioni delicate. Famiglie abbandonate da tutto e da tutti con problemi economici, che non riescono a stare vicino ai familiari pur volendo. Il nostro è uno Stato che dedica 35 euro al giorno alla coop per un richiedente asilo e che poi si limita a soli 270 euro per l’assegno mensile a un disabile».

p. r.

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