Banks vola: Fortitudo tra salvezza e playoff

Le nove triple dello statunitense, al miglior bottino in Italia, trascinano i compagni. Brescia battuta e così l’Aquila si scopre ottava

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FORTITUDO

88

BRESCIA

78

LAVOROPIU’ : Fantinelli 5, Banks 34, Aradori 13, Withers 14, Hunt 6, Cusin, Baldasso 16, Totè, Mancinelli,, Pavani ne, Manna ne. All. Dalmonte.

GERMANI BRESCIA: Vitali 13, Kalinoski 8, Moss 4, Wilson 3, Burns 15, Crawford 8, Sacchetti 12, Willis 8, Chery 7, Bortolani, Parrillo ne, Bertini ne. All. Buscaglia.

Arbitri: Lo Guzzo, Quarta, Dori.

Note: parziali 27-20; 37-44; 65-57; Tiri da due: Fortitudo 1124; Brescia 1944. Tiri da tre: 1828; 922. Tiri liberi: 1213; 1316. Rimbalzi: 30; 38.

di Alessandro Gallo

La salvezza per la Fortitudo adesso è più vicina, grazie alla raffica di canestri di Adrian Banks. Con l’Aquila che festeggeràa la Pasqua in zona playoff perché, classifica e scontri diretti alla mano, la Fortitudo è ottava. In settimana toccherà alla società sistemare i conti e tesserare così, in vista della prossima gara con Pesaro, il serbo Stojanovic.

Successo importante anche perché, a un certo punto, la Fortitudo ha pure l’idea di aver preso, in questa stagione, il Sacchetti sbagliato. Se il ct venne esonerato dopo la sconfitta di Brescia, il figlio Brian fa pentole e coperchi e, con una serie di triple, tiene a galla i lombardi, che provano fino all’ultimo a ribaltare la gara.

Fortitudo che ha gli uomini contati ma che, come era successo sia con Reggio Emilia sia nel derby, trova da queste gerarchie ferree lo spunto giusto. Se poi Adrian Banks è in versione pistolero – il precedente primato dello era fissato a quota 33 – diventa tutto più facile. Anche se non mancano le difficoltà lungo il match, perché Brescia si conferma squadra bizzarra e perché quando Luca Vitali sente l’aria di casa – è nato e cresciuto a Bologna – diventa anche più pericoloso nelle conclusionia.

L’inizio del match sembra un tiro al bersaglio: tiri dalla lunga distanza da una parte e dall’altra con la Fortitudo che, grazie a una magia di Baldasso trova anche il +9 sul 27-18.

Mancano però le alternative, perché Mancinelli ha pochi minuti nelle gambe e perché Cusin, in attacco, non è mai pericoloso. Così, con una difesa che non morde più, l’Aquila precipita fino al -7 all’intervallo.

Se non ci fosse la voglia di ribellarsi al destino, la partita sarebbe segnata. Invece Bologna trova non solo Banks e Baldasso, ma pure le invenzioni di Aradori, anche in versione assistman.

Vola sul +11 (62-51) la Fortitudo che nello sprint rischia. Sull’ennesima tripla di Brian Sacchetti che dà l’80-75 ci sarebbe quasi il tempo per spaventarsi.

Ci sarebbe, perché Banks riprende a martellare il canestro. E i suoi allegri balzi sul parquet, rientrando in difesa, dicono che la Fortitudo sogna i playoff.

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