ALESSANDRO GALLO
Sport

Bologna, Fortitudo Baseball, Claudio Liverziani si ritira

Lo storico capitano, 41 anni: "Decisione sofferta"

Claudio Liverziani portato in trionfo dai compagni. Ora si ritira (foto Ferrini)

Claudio Liverziani portato in trionfo dai compagni. Ora si ritira (foto Ferrini)

Bologna, 5 ottobre 2016 – Il ritiro di Claudio Liverziani. La Fortitudo Baseball, che lo scorso 22 agosto ha vinto il decimo scudetto, quello della stella, dovrà affrontare la prossima stagione senza il suo capitano. Senza “Ciccio”, 41 anni, esperienza e carisma inarrivabili oltre a una sfilza incredibile di titoli e di premi. Basti dire che Claudio, nato a Novara il 4 marzo 1975, ma da quattordici anni a Bologna, ha vinto cinque dei dieci scudetti della storia Fortitudo.

Non rilascerà interviste, Claudio, solo le parole che affida al sito ufficiale della Fortitudo. “Mi sento un privilegiato per aver potuto giocare così tanti anni e orgoglioso di aver potuto concludere il mio percorso vincendo lo scudetto più ambito, quello della stella. Ho comunicato in società la mia volontà di appendere il guanto al chiodo. Decisione sofferta, per tutto quello che abbiamo condiviso insieme, ma allo stesso tempo consapevole e presa in totale serenità. Mi sento in dovere di ringraziare a cuore aperto tutto il mondo Fortitudo, dirigenti, staff tecnico, compagni di squadra, addetti e volontari, per avermi accolto e supportato in questi meravigliosi quattordici anni di baseball fianco a fianco”.

Liverziani ha disputato 1111 partite in massima serie (terzo assoluto di tutti i tempi), più della metà delle quali (683) indossando la divisa biancoblù, capitano negli ultimi quattro campionati. Per lui anche due stagioni in Minor League americana. Nel suo palmares 7 scudetti. Numeri impressionanti con la Nazionale: 103 partite disputate, la partecipazione a tre Olimpiadi, alla prima edizione del World Baseball Classic, a quattro europei e a un mondiale. Ma per sciorinare tutti i numeri di Claudio servirebbe, forse, il volume di un’enciclopedia. All’esterno destro, la zona di competenza di Claudio, si apre un buco. Un buco anche nel line-up, perché il capitano sapeva far girare la mazza.

Ma il problema più grosso, forse, è quella leadership silenziosa che Claudio, con il suo carisma, sapeva imporre ai compagni. Per far capire loro come si sta in campo. Come si gioca quando si indossa la canotta della Fortitudo Baseball. Smette con il baseball giocato, Claudio. Ma probabilmente lo rivedremo in futuro con qualche ruolo in Fortitudo. “Porte aperte per lui – dice il presidente della Fortitudo Stefano Michelini -? Per lui le porte non ci sono. Quando vuole tornare siamo qua”.

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