Olimpiadi, Maldini fa centro. Trionfa al ’contest’ di Rio de Janeiro: "Emozione forte, ma è solo l’inizio»

Il tiratore Federico Nilo Maldini conquista un pass per le Olimpiadi di Parigi 2024 dopo un'impresa a Rio de Janeiro, dimostrando freddezza e precisione eccezionali. Un giovane campione destinato a brillare nel futuro del tiro a segno italiano.

Trionfa al ’contest’ di Rio de Janeiro: "Emozione forte, ma è solo l’inizio"

Trionfa al ’contest’ di Rio de Janeiro: "Emozione forte, ma è solo l’inizio"

Dalle Due Torri al Brasile con vista su Parigi. Anzi, sarebbe meglio dire dallo storico poligono di via Agucchi – uno degli impianti cittadini più antichi e longevi – direttamente alle Olimpiadi di Parigi.

E’ la storia di Federico Nilo Maldini, 23 anni, bolognese in forza al Gruppo Sportivo Carabinieri che a Rio de Janeiro si è superato. E nella prova maschile di pistola ad aria compressa (10 metri), domina il ‘contest’ brasiliano e si mette in tasca uno dei due pass che erano in palio per Parigi 2024.

Ventitré anni compiuti il 28 marzo, da quattro stagioni Federico Nico fa parte del gruppo sportivo Carabinieri, arma alla quale ha giurato fedeltà nel novembre 2020. Giusto dieci anni fa, nell’ottobre 2014, si era avvicinato al tiro a segno, mettendosi alla prova sulle linee di tiro del poligono di via Agucchi. Da allora non ha più smesso, inseguendo un sogno chiamato Giochi Olimpici.

"Sono emozionato – racconta Federico Nilo –. Sono su di giri, contento. Non so davvero cosa pensare. Sono contento, soprattutto, per il lavoro che ho fatto. Anche perché alla fine ho centrato l’obiettivo che mi ero prefisso".

Ventitré anni, un’esperienza olimpica alle porte e un nuovo obiettivo, con l’idea, concreta e condivisibile , che possa ancora crescere, migliorare.

"Sono contento del percorso che ho fatto e che sto facendo – prosegue – e che spero di fare ancora".

Ventitré anni e l’idea di dimostrare di essere un atleta capace di farsi valere anche nell’appuntamento che tutto il mondo seguirà con grande interesse.

A Rio de Janeiro un crescendo rossiniano per Maldini che conferma di avere una freddezza glaciale non comune. Ottenuto l’accesso alla finale, Federico Nilo comincia con 49,9 punti nei primi cinque tiri. Poi il 99,4 nella successiva cinquina e un piazzamento che, a quel punto, ondeggia tra il quinto e il sesto posto.

Dall’undicesimo tiro, quando iniziano le eliminazioni progressive, Federico Nilo cambia passo e marcia. Cadono gli avversari e i rivali, uno dopo l’altro, Maldini no: resta calmo, tranquillo, concentrato ed estremamente preciso al tiro.

Alla fine, con il pass olimpico che ha già preso la strada per Bologna, gli resta solo il testa a testa con Uladzislau Demesh, dopo l’eliminazione del tedesco Philipp Grimm. E così Federico Nilo con 236,8 punti può festeggiare tanto il successo quanto la qualificazione per i Giochi di Parigi 2024.

Tornano alla mente i sacrifici affrontati in tutti questi anni, la scelta della pistola – subito accantonata l’idea della carabina – i cinque giorni di allenamento alle settimana, i 500 colpi sparati ogni sette giorni, duemila al mese. E anche l’obiettivo, a dispetto della giovane età, di trasformarsi in allenatore per guidare i campioni del futuro. Il presente, intanto, dice che il campione azzurro è lui, Federico Nilo Maldini da Borgo Panigale. Ai Giochi di Parigi 2024 sentiremo ancora parlare del carabiniere Maldini.

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