Reazione Ogden fa sorridere la Fortitudo

Dopo due sconfitte di fila, i biancoblù rialzano la testa con una difesa asfissiante e ritrovano anche il secondo posto in solitaria

Reazione Ogden fa sorridere la Fortitudo

Reazione Ogden fa sorridere la Fortitudo

FORTITUDO

78

TORINO

59

FLATS SERVICE : Fantinelli 4, Bolpin 2, Aradori 16, Ogden 25, Freeman 15, Giuri, Panni 3, Conti 4, Sergio 3, Morgillo 6, Bonfiglioli ne, Kuznetsov ne. All. Caja.

REALE MUTUA TORINO: Vencato 9, Kennedy 4, De Vico 10, Thomas 10, Poser 12, Schina, Pepe 5, Cusin 6, Ghirlanda 3, Fea ne, Marrale ne. All. Ciani.

Arbitri: Ursi, Rudellat e Bonotto.

Note: parziali 20-14, 37-29, 60-48. Tiri da due: Fortitudo 27/44; Torino 20/34. Tiri da tre: 7/27; 3/22. Tiri liberi: 3/5; 10/18. Rimbalzi: 42; 32.

E’ una Fortitudo che vince, convince e che smentisce inequivocabilmente la corsa del gambero con Udine per evitare il secondo posto, prendersi il terzo e non trovarsi eventualmente di fronte Trapani, per altro vversaria della Effe domenica, nella propria parte del tabellone dei playoff.

La formazione di Attilio Caja saluta con una bella vittoria, grazie a una super prestazione di Ogben, bene anche Aradori e Freeman e a un di nuovo innalzato muro difensivo, batte nettamente Torino.

Atmosfera torrida al PalaDozza, con la temperatura da pieno clima estivo. Inizio di sfida equilibrata, con il vantaggio che si alterna dall’una e dall’altra parte con un differenziale sempre contenuto in un possesso di vantaggio-svantaggio. Solo nel finale di prima frazione la Effe prova il primo allungo della sfida toccando il +6 rimbalzo offensivo e canestro di Morgillo per il momentaneo 20-14. Ogden allunga il break sul 22-14, poi è lo stesso lungo americano a realizzare il 28-18 in contropiede, primo vantaggio in doppia cifra della sfida, al 13’.

Torino prova ad abbassare il quintetto, cambiando la marcatura su Ogden, ma l’ala di San Diego è immarcabile (25 punti) e lancia la Effe sul +14, 32-18 al 15’. La sfida rimane in mano alla Effe anche se i biancoblù devono fare i conti con i problemi di falli con Fantinelli e Freeman a quota tre, Sergio e Morgillo a 2 e con una percentuale nel tiro dalla lunga 1 su 15 nel primo tempo (7 su 27 alla fine), pessima. Non che Torino 0 su 8 (3 su 22 finale) dalla lunga distanza nei primi 20’, abbia fatto meglio.

La Fortitudo si sblocca nella ripesa. Freeman, Odgen e Aradori consentono all’Aquila di toccare il massimo sul +17, 52-35, costringendo Ciani a chiedere tempo al 24’. Il vantaggio della Fortitudo rimane sempre in doppia cifra, con Torino che non riesce più ad avvinarsi oltre al -12 di fine terza frazione. L’ultimo quarto è pura accademia per la formazione di Caja che controlla tocca il massimo vantaggio sul +20, 78-58 proprio nel finale, convince e alla fine centra una vittoria che la lancia seconda.

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