MASSIMO SELLERI
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Basket, la Virtus è con le spalle al muro: ora o mai più

Alla Segafredo Arena arriva Milano avanti nella serie 1-3: i bianconeri devono vincere per conquistare gara-sei che si disputerebbe sabato

Il capitano Marco Belinelli, 36 anni, in azione contro l’Olimpia Milano

Il capitano Marco Belinelli, 36 anni, in azione contro l’Olimpia Milano

Bologna, 16 giugno 2022 - Quinta gara della sfida finale tra la Virtus e Milano. Si gioca alle 20,45 (diretta Raisport) alla Segafredo Arena con i bianconeri che non hanno alternative: devono vincere per portare questa serie a gara-sei sabato, mentre se fosse l’Olimpia a imporsi i meneghini festeggerebbero il loro ventinovesimo scudetto. Il dato statistico dice che da quando le serie si giocano al meglio delle sette gare nessuna squadra è mai riuscita a ribaltare l’inerzia degli incontri partendo dallo svantaggio 1-3, ma anche i numeri possono essere smentiti e soprattutto scendendo in campo a ritmi così serrati le prestazioni dei singoli e del gruppo potrebbero risentire anche dei fattori emotivi.

Ne è convinto il coach biancorosso Ettore Messina che ha sottolineato come l’anno scorso la sua squadra avesse ancora nella testa e nelle gambe le fatiche della Final Four di Eurolega, mentre quest’anno si ritrova con la testa più libera e sicura avendo avuto tutto il tempo per preparare questo impegno.

La V nera, invece, è sembrata più scarica non avendo abbastanza energia per contrastare quel gap fisico che esiste e che è tipico delle squadre che militano in Eurolega. Nel commentare la sconfitta di martedì sera il coach virtussino ha spiegato che dai suoi ragazzi oggi si aspetta una reazione con la convinzione che la gara avrà un andamento e, quindi, un esito diverso.

Reazione che è attesa da tutto l’ambiente, anche per evitare che l’Olimpia faccia festa sul campo avversario. A conferma che le cifre contano il giusto, nel quarto confronto è stata sfatata la regola che chi controlla i rimbalzi si mette in tasca il successo. Le statistiche dicono che la formazione allenata da Messina ne ha conquistati 26, nove in meno rispetto a quelli che la squadra di Scariolo è riuscita a catturare.

La panchina bolognese non sembra volere cambiare il roster di chi affronterà questa finale, ma si punta ad allungare le rotazioni gettando nella mischia chi fino a qui ha giocato pochissimo per fare arrivare Marco Belinelli e Milos Teodosic un po’ più freschi nell’ultimo quarto, dove spesso si è decisa la partita dopo 30’ di schermaglie.

Resta alto il nervosismo tra una Segafredo che non vuole scucire dalla maglia lo scudetto vinto nel giugno del 2021 e una Milano che intende vendicare a tutti i costi quello 0-4 che non ha lasciato dubbi su chi in quel momento esprimesse la migliore pallacanestro.

Arbitrano Lanzarini, Mazzoni e Giovannetti.