ANNAMARIA SENNI
Cronaca

Arrestati e subito liberi. Sconcerto dei cittadini

L’episodio eclatante di un pregiudicato fermato per due furti nello stesso giorno. I legali: "Sufficiente l’obbligo di firma". Buonguerrieri (FdI): "Inaspriremo le pene".

Un arresto effettuato dalla polizia (foto di repertorio)

Un arresto effettuato dalla polizia (foto di repertorio)

Delinquenti abituali in libertà. Denunciati più volte, arrestati e poi scarcerati. E’ un tema ormai all’ordine del giorno: una persona viene arrestata dalle forze dell’ordine e il giorno dopo è rimessa in libertà dal giudice e può commettere altri reati. Il clima che si respira tra i comuni cittadini è quello di una percezione di pericolo e allarme che si vive quotidianamente. L’ultimo episodio risale a domenica scorsa, quando un cittadino tunisino di 45 anni è stato arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale, dopo aver commesso un tentato furto e un furto di una bicicletta elettrica. L’uomo, con diversi precedenti penali, è stato rimesso in libertà il giorno seguente. Era stato sorpreso domenica mattina dai poliziotti mentre era intento a forzare alcune auto in sosta in un parcheggio. In mano teneva un sasso per infrangere i finestrini delle auto. È stato denunciato per tentato furto. Poche ore più tardi la volante del turno pomeridiano ha notato nuovamente il tunisino mentre rubava una bicicletta elettrica. Il 45enne ha reagito scagliando la bicicletta contro un agente e ha iniziato a scalciare e a ribellarsi contro i poliziotti, che sono riusciti a bloccarlo. Dopo l’arresto e la denuncia per furto, possesso ingiustificato di chiavi e grimaldelli, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento, il 45enne è stato condotto davanti al giudice, che ha convalidato l’arresto rimettendolo in libertà e disponendo la misura dell’obbligo di firma due volte al giorno. "Il comportamento del 45enne che ha commesso vari reati ed è stato scarcerato – dice l’onorevole Alice Buonguerrieri (FdI)– è una situazione che indigna diversi cittadini e che li mette in pericolo. Noi stiamo lavorando sul tema sicurezza per inasprire le pene, poi però se il giudice applica le pene in maniera lieve non possiamo intervenire". "La cosa importante – commenta l’assessore alla sicurezza Luca Ferrini - è che le forze dell’ordine siano intervenute per reprimere un comportamento illecito. L’allarme della cittadinanza di fronte a fatti gravi come furti e minacce è un dato con cui la sicurezza deve fare i conti ma non possiamo mettere mano né al codice di procedure penale né alle sentenze del giudice". Secondo il parere di alcuni legali molte persone patiscono l’ingiustizia di una carcerazione prima di un processo e la cosa è assolutamente inutile. "Evidentemente in questo caso – dice l’avvocato Nico Bartolucci – il giudice ha reputato la misura cautelare dell’obbligo di firma adeguata al reato commesso, secondo il principio di proporzionalità". "Con la riforma Nordio – aggiunge l’avvocato Giuseppe Bettini – non ci sono i presupposti perché la persona arrestata venga sottoposta alla custodia cautelare in carcere, il giudice ha ritenuto che l’obbligo di firma sia una misura sufficiente".