
L'imprenditore Gianluigi Bertozzi trasforma l'ex cementificio Sicli in laboratorio e showroom per la Stamperia Bertozzi, dando nuova vita al complesso industriale abbandonato. La vendita del campionario e i progetti futuri per il museo della stamperia promettono un ritorno alla vitalità culturale e produttiva della zona.
Nuova vita per l’ex cementificio Sicli. L’imprenditore Gianluigi Bertozzi, titolare della Stamperia Bertozzi, ha rilevato il grande complesso industriale situato vicino alla stazione di Gambettola: una parte lo sta trasformando in laboratorio di produzione e showroom per la sua stamperia, che produce ed esporta in tutto il mondo stampe fatte a mano e ceramiche artistiche. I suoi mercati esteri principali sono Stati Uniti, Giappone, Inghilterra e Francia, bene anche la Germania e i suoi prodotti arrivano fino in Corea e a Santiago del Cile. "Domani e domenica – spiega Bertozzi - apriamo per la prima volta e per l’occasione sarà fatta la vendita del campionario che abbiamo accumulato in magazzino in tanti anni di attività, e quindi mettiamo a disposizione del pubblico di vedere in anteprima lo showroom e acquistare a prezzi molto ridotti i nostri prodotti".
Il cementificio Sicli per oltre 50 anni ha dato lavoro a molte famiglie del paese. Nel 1980 il cambio di proprietà segnò il suo inesorabile declino, fino alla chiusura della produzione e l’abbandono dello stabilimento. Nel 1990 Angelo Grassi trasformò il vecchio cementificio in sale espositive di arte contemporanea, ecologia e antichi mestieri, ma poi nel corso degli anni il suo progetto non ebbe seguito. Oggi è la Stamperia Bertozzi che prende in mano l’intero complesso: "Oltre al laboratorio di produzione vogliamo ricavare in questi locali – spiega il titolare Gianluigi Bertozzi – un museo della stamperia dove custodire il nostro archivio fatto di 5mila stampi di legno, inoltre vogliamo riprendere il percorso di Grassi e riattivare le attività culturali e di intrattenimento di pubblico spettacolo con convegni e mostre.
Vincenzo D’Altri