Cesena, derby al cardiopalma. La rimonta, l’illusione, poi il pari

Modena avanti con Mendes, Bastoni e Shpendi (su rigore) la ribaltano in sette minuti ma Zaro rovina la festa

Cesena, derby al cardiopalma. La rimonta, l’illusione, poi il pari

Il rigore calciato da Shpendi che ha portato al Cesena il momentaneo vantaggio (Foto Ravaglia)

Cesena

2

Modena

2

CESENA (3-4-2-1): Pisseri; Mangraviti, Ciofi, Curto; Adamo (33’ st Ceesay), Calò, Bastoni (43’ st Chiarello), Donnarumma (43’ st Celia); Berti (20’st Kargbo), Antonucci; Shpendi (34’ st Van Hooijdonk). A disp.: Klinsmann, Chiarello, Mendicino, Prestia, Piacentini, Wade, Francesconi, Pieraccini. All.: Mignani.

MODENA (4-3-2-1): Gagno; Di Pardo, Zaro, Caldara, Cotali (1’st Idrissi); Battistella, Gerli, Santoro (1’ st Abiuso); Palumbo, Caso (18’ st Bozhanaj, dal 43’ st Cauz); Mendes (20’ st Pergreffi). A disp.: Sassi, Beyuku, Magnino, Duca, Gliozzi, Dellavalle, Defrel. All.: Bisoli.

Arbitro: Monaldi di Macerata.

Reti: 28’ pt Mendes, 39’ pt Bastoni, 46’ pt Shpendi (rig.), 11’ st Zaro

Note: Spettatori presenti 13.974, 1.600 ospiti. Espulso al 20’ st Caldara. Ammoniti Cotali e Palumbo per il Modena, Spendi per il Cesena. Recupero: 2’ e 5’.

Finisce con un giusto pareggio la sfida di cartello al Manuzzi. E’ il derby emiliano-romagnolo più

sentito in cadetteria, quello che vede il Cavalluccio in campo contro il Modena, condito stavolta da tutta una serie di incroci di ex a cominciare dai due allenatori, nel Modena non solo Bisoli ma anche il suo secondo Beppe Angelini che schiodò il Cesena dall’inferno della serie D.

Nel Cesena Ciofi (premiato prima del match per le 200 gare in bianconero) è preferito a Prestia, Siano non è a referto, in panchina va il Primavera Papa Wade, infortunati Saber e Tavsan, Kargbo è reduce dalle fatiche della Nazionale e parte dalla panchina (in campo Antonucci), come l’altro ex di qualità, Gregoire Defrel. Gioco subito arioso da parte di entrambe, niente pullman davanti ai portieri ma anche tanta imprecisione negli appoggi con diversi errori veniali da parte di tutti. Primo tiro del match al 15’, Adamo dalla sua mattonella converge al centro e trova lo spazio per impegnare Gagno a terra. Bisoli blocca le triangolazioni veloci che sono il pane quotidiano di Berti e Shpendi e al 28’ il Modena passa. Caso taglia a fette la fascia mancina, Adamo gli lascia il metro giusto sul fondo, cross rasoterra in area, Ciofi è in anticipo ma non intercetta, alle sue spalle è facile per Mendes battere Pisseri. Per il Modena una sola occasione ben sfruttata, ma anche tanta autorità a centrocampo e zero pericoli dietro, a riprova che certi match ’Bisolone’ non li sbaglia. Poi, come spesso succede, nelle difficoltà nasce l’occasione giusta, Adamo cerca di farsi perdonare tambureggiando da destra verso il centro, un paio di rimpalli al limite dell’area in cui anche Berti mette lo zampino, la palla giunge non si sa come a Bastoni che sfodera la specialità della casa, botta di esterno sinistro e angolino centrato (39’).

Cinque minuti dopo il Cesena la ribalta. Mangraviti crossa dalla sinistra, Di Pardo intercetta di mano, l’arbitro concede la punizione, il Var lo corregge e sancisce il rigore che Shpendi trasforma (46’). Due episodi puniscono un bel Modena fino al suo gol, poi subentra la presunzione e il Cesena lo punisce sedendosi momentaneamente in testa alla classifica. Nella ripresa da infarto il doppio intervento di Pisseri al 50’ in area piccola sui piedi degli avanti emiliani. Il pari è nell’aria e arriva, su corner Zaro brinda su Mangraviti e segna di testa (56’). Il Cesena sbanda, Palumbo colpisce la traversa, a centrocampo botta da killer di Caldara (espulso su input del Var) su Berti, costretto ad uscire sorretto dai sanitari. Al suo posto Kargbo. Ancora Pisseri sugli scudi all’85’ su Abiuso e paratona di Gagno due minuti dopo su colpo di testa di Van Hooijdonk.

Daniele Zandoli