Festa dell'Unità, a Cesena prima estate senza

Bloccate dal Covid, si erano sempre svolte dagli anni ’50. Il Pd: "Doveva partire il 3 luglio, vedremo se farla ridotta a fine agosto"

Lo stand gastronomico, grande attrattiva della Festa dell’Unità al parco Frutipapalina

Lo stand gastronomico, grande attrattiva della Festa dell’Unità al parco Frutipapalina

Cesena, 31 maggio 2020 - L’estate del covid-19 con sagre, concerti ed eventi sospesi, dovrà fare a meno anche delle feste di partito. Un anno fa, di questi tempi, lo stuolo dei volontari del Pd cominciava ad essere allertata per preparare la grande Festa Democratica dell’Unità che si svolse dal 28 giugno al 14 luglio al parco giochi Frutipapalina a Sant’Egidio. Quest’anno è tutto fermo, in quella che potrebbe essere, quasi sicuramente sarà la prima estate senza le feste di partito, dal dopoguerra ad oggi.

"La festa grande di Sant’Egidio non potrà svolgersi – informa Amedeo Lusini, segretario organizzativo del Partito Democratico cesenate –: peccato, perchè già quest’inverno prima dello scoppio della pandemia l’avevano organizzata e avrebbe dovuto svolgersi dal tre luglio. L’avevamo posticipata di qualche giorno per evitare la coincidenza con i Campionati Europei di cacio, saltati anch’essi per l’emergenza sanitaria. Per la stessa ragione non si terranno neppure le festa dell’Unità di Savignano, Gambettola, Settecrociari e Borella. In ogni caso confidiamo ancora, con un’ulteriore evoluzione positiva del quadro epidemiologico, di poter organizzare una iniziativa molto più ridotta e con modalità da studiare con attenzione, magari sempre al parco Frutipappalina di Sant’Egidio".

Le feste dell’Unità – un tutt’uno con la storia e la vita sociale cittadina – ebbero inizio nel dopoguerra: negli anni Cinquanta si tenevano all’Ippodromo, poi fu la volta della Rocca, mentre negli spazi tra Iti e Ragioneria si tennero a metà anni Settanta. Per il Partito Democratico la sospensione delle feste rappresenterà un danno economico ingente, dal momento che si tratta della forma principale di auto-finanziamento.

Anche per l’unica rassegna del Partito repubblicano si prospetta un anno di stop. "Sarà difficile quest’anno organizzare la Festa della Voce repubblicana a Martorano", prende atto Mario Guidazzi, segretario di federazione dell’edera. In bilico anche l’organizzazione, la prima settimana d’ottobre, del Festival dei Cibi di strada organizzata da Confesercenti. "Siamo in attesa del protocollo della Regione sulle misure di sicurezza relative a sagre ed eventi – dichiara il direttore Garziano Gozi –. La rassegna potrebbe essere sospesa per un anno, o, se ci saranno le condizioni, potremmo decidere di organizzarla in forma ridotta".