GIACOMO MASCELLANI
Cronaca

Guasto sulla linea ferroviaria. Disagi per lavoratori e turisti: "Il servizio è inadeguato"

Pascale Buda del comitato pendolari ‘RomBo’: "Ieri molte persone hanno raggiunto i posti di lavoro con gravi ritardi e difficoltà. Noi segnaliamo i problemi da anni, le strutture vanno potenziate" .

Guasto sulla linea ferroviaria. Disagi per lavoratori e turisti: "Il servizio è  inadeguato"

Ritardi e disagi nella giornata di ieri sulla linea ferroviaria adriatica per un guasto tra Castel San Pietro e Bologna

I lavoratori pendolari e i turisti che viaggiano dalla riviera all’entroterra sino a Bologna, sono stati nuovamente penalizzati dal malfunzionamento dei collegamenti dei treni. Ieri il problema si è verificato sulla linea ferroviaria che collega la Romagna con Bologna, dove fra la stazione di Castel San Pietro e il bivio di San Vitale, quindi a Bologna, si sono verificati stop e rallentamenti. Le ferrovie hanno messo in atto immediatamente degli interventi di ripristino, ma si sono ugualmente registrati ritardi sino a 90 minuti e qualche soppressione. Il traffico è andato in tilt, i tecnici hanno cercato di riparare il guasto, ma le operazioni sono risultate difficoltose, tant’è che verso mezzogiorno è stata riattivata la circolazione su un solo binario, ma si sono registrati comunque altri ritardi e soppressioni.

Pascale Buda, professionista residente a Cesenatico, presidente del Comitato pendolari Rombo, denuncia una situazione ormai da anni insostenibile: "Siamo ai primi di settembre, quindi ci sono disagi anche per i turisti che si dirigono in riviera o tornano alle loro città, ma le maggiori preoccupazioni riguardano soprattutto i lavoratori pendolari che hanno ripreso ad affollare i treni dopo la pausa delle ferie estive. Ci sono infatti diverse persone che non sono riuscite a raggiungere l’azienda e da più parti giungono lamentele e segnalazioni relative ad un guasto, sul quale i tecnici sono all’opera e procedono per cercare di risolvere il problema, ma che di fatto paralizza mezza Italia che si muove sui binari".

Le proteste sono fioccate, c’è chi cerca di ricorrere ai ripari, ma il disagio e gli imbarazzi sono notevoli: "Un mio collega è arrivato a Bologna con 160 minuti di ritardo – prosegue Buda –, altri sono in mille difficoltà, perchè dipende da dove si trovano e quanto devono aspettare per eventuali coincidenze. In sostanza è un altro disastro e per tornare alla normalità occorre un giorno. Noi segnaliamo disagi e criticità da decenni sulla linea, siamo portavoci di una situazione che va migliorata strutturalmente e chiediamo aiuto. Rispettiamo i tecnici e chi si occupa degli interventi, ma i funzionari delle ferrovie devono rispondere alle migliaia di persone che ogni giorno pagano e scelgono questo trasporto pubblico per lavoro, per studio e per turismo".

"Il servizio del trasporto ferroviario non è sufficiente a rispondere alle esigenze di tutta l’utenza – conclude Pascale Buda –, occorre metterci le mani, pianificare investimenti importanti sulla linea e non soltanto sui treni, perchè i problemi noi li viviamo quotidianamente e non sono più sopportabili".