LUCA RAVAGLIA
Cronaca

Il presepe dell’inclusione. Materiali riciclati e salvagente, la Natività per riflettere

Originale allestimento dei ragazzi dei centri socio-occupazionali Enaip alla chiesa di Sant’Agostino. Un’esperienza ‘tattile’ aperta a tutti .

Originale allestimento dei ragazzi dei centri socio-occupazionali Enaip alla chiesa di Sant’Agostino. Un’esperienza ‘tattile’ aperta a tutti .

Originale allestimento dei ragazzi dei centri socio-occupazionali Enaip alla chiesa di Sant’Agostino. Un’esperienza ‘tattile’ aperta a tutti .

Probabilmente non sarà quello che vi aspettate. Anzi, di certo non lo sarà. Sarete presi in contropiede e magari la risata a 32 denti del rush finale verso il Natale si affievolirà. Fosse così, allora vuol dire che ha funzionato, che il presepe allestito negli spazi della chiesa di Sant’Agostino in piazza Aguselli, è uno dei più belli che vedrete quest’anno. Perché il presepe non serve ad animare il desiderio di shopping, ma a far riflettere. Per questo nell’allestimento realizzato dai ragazzi di Enaip su proposta dell’associazione Pro Natura c’è anche spazio per sedersi fianco a fianco coi protagonisti della rappresentazione.

Non ci sono il deserto, i pastori e i cammelli. Ci sono il mare, le onde e i salvagente. E l’ancora. Bella l’ancora, che a seconda di dove metti l’accento vuol dire due cose diverse. Che è ancora Natale e che siete arrivati nel posto giusto dove buttare l’ancora e fermarvi per pensare. A voi stessi e agli altri. A voi stessi, che magari state cercando dalla parte sbagliata le cose delle quali avete bisogno. E agli altri. Gli altri sono le figure intorno al presepe. Figure che non hanno volto, ma che hanno un bagaglio ai piedi. Un bagaglio pieno di sogni, spesso troppo difficili da realizzare. Diventare un astronauta? No, vivere. Vivere senza avere paura. Non sempre ci si riesce. Cosa lo dimostra? La scarpa da bambino, slacciata, sporca di sabbia. Lo ricordate il bimbo di tre anni curdo, trovato morto sulla spiaggia? L’oro, l’incenso e la mirra oppure la scarpa sporca di sabbia? Natale, per chi guarda verso la croce formata dai salvagente impilati e ci vede un simbolo al quale credere, è il momento giusto per pensare. E allora ci si avvicina alla Natività, che non è l’impeccabile realizzazione del migliore degli artisti, ma è quello che vedono i ragazzi disabili che la hanno realizzata. Una mamma e un babbo che guardano verso il loro piccolo, con occhi enormi, pieni d’amore.

C’è spazio per farsi un selfie e in effetti il selfie lo stanno facendo anche i Re Magi, in barca, vicino a una rete che ha pescato plastica, non pesci. In mezzo c’è l’ancora. Della quale c’è davvero tanto bisogno. Più che dei cammelli. Andateci al presepe, e vedete cosa ne pensate. E’ a offerta libera ed è aperto tutte le mattine dalle 10 alle 12 e i pomeriggi di venerdì, sabato e domenica dalle 16 alle 19. E’ chiuso il 25 dicembre il primo gennaio e ad accogliervi troverete i volontari di Pro Natura, che garantiscono le aperture e le visite di diverse chiese e monumenti della città. Quelli che hanno avuto l’idea e che hanno chiesto ai ragazzi speciali di Enaip di trasformarla in realtà.