La ricetta di de Pascale: "Al primo posto per me c’è la salute pubblica"

Il candidato del centrosinistra alle Regionali ha presentato al palazzo del Ridotto la piattaforma sulla sanità. Lattuca, elogi a Bissoni. "È l’architetto del sistema".

La ricetta di de Pascale: "Al primo posto per me c’è la salute pubblica"

Il candidato. alla presidenza della Regione. de Pascale e il sindaco di Cesena. Lattuca

"Uno chef può sempre scegliere quale piatto servire prima sul tavolo. Michele de Pascale mette per primo quello più importante, perché la sanità - quella pubblica - è il perno sul quale si basa il nostro sistema. Lui metterà in campo visione, lucidità e capacità di raggiungere gli obiettivi". Sono le parole con le quali ieri pomeriggio il sindaco di Cesena Enzo Lattuca ha introdotto Michele de Pascale, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Emilia Romagna, in occasione della visita in città .

Prima di passare la parola a de Pascale, Lattuca ha citato, ricevendo l’applauso della sala del palazzo del Ridotto che ha ospitato l’evento, Giovanni Bissoni, scomparso lo scorso anno e che, con le parole del primo cittadino cesenate è stato "l’architetto di questo nostro sistema, togliendosi la casacca politica, facendosi carico del tutto". De Pascale è poi entrato nel merito dei dieci punti attraverso i quali intende presentare il suo modello di sanità emiliano romagnola: "Ho avviato un percorso di partecipazione con la comunità - ha commentato il candidato - che sta avendo grande successo, perché parliamo della precondizione della vita delle persone. La salute occupa oltre l’80% del nostro bilancio: l’impegno principale dei prossimi cinque anni sarà la salute pubblica e la difesa del sistema sanitario nazionale. Anche la nostra regione sta mostrando segnali di difficoltà, che partono da un dato netto di sottofinanziamento. Il nostro è il sistema più ambizioso che esista, perché si prefigge di garantire le migliori cure possibili in qualunque ambito e a tutti, ma è anche il meno finanziato. Serve partire da qui, per salvare il nostro servizio sanitario".

l.r.