DANIELE ZANDOLI
Cronaca

Pierpaolo Bisoli: "Cesena, una salvezza splendida e un vivaio prezioso"

L'allenatore più vincente del Cesena elogia la squadra e il vivaio, commenta i playoff e il futuro del figlio Dimitri.

Michele Mignani con Pierpaolo Bisoli in occasione del derby con il Modena

Michele Mignani con Pierpaolo Bisoli in occasione del derby con il Modena

Che l’amore per il Cesena sia viscerale non è un segreto. Pierpaolo Bisoli è l’allenatore del Cavalluccio in assoluto più vincente della storia, l’ha portato in serie A due volte, la prima con una cavalcata iniziata in C. Ora è in Francia, in vacanza, ma quando si parla del Cesena ferma l’auto e si concede.

"Ha disputato un ottimo campionato, sopra le più rosee aspettative per una neopromossa. Il campionato cadetto è durissimo ed il Cesena ha saputo costruire con l’entusiasmo dei suoi ragazzi e il valore della rosa una splendida salvezza e la partecipazione ai playoff".

Peccato l’eliminazione di Catanzaro.

"Quando incontri certe corazzate tutto diventa difficile, serve anche tanta fortuna. Il Cesena poteva passare il turno, gli episodi non sono stati a favore".

Ogni tanto lei fa una capatina al Manuzzi.

"Raramente per non far nascere chiacchiere. Quest’anno sono venuto solo col Sassuolo, una squadra di 3 categorie superiore. Per il resto non manco mai di guardare i bianconeri in televisione e mi hanno sempre fatto una gran bella impressione".

Per quali caratteristiche?

"Naturalmente per il valore dei suoi giovani, ben assemblati da Mignani con quelli più esperti. Il vero tesoro del Cesena è il vivaio, in grado di sfornare ragazzi a getto continuo, gente che si sta consolidando in uno dei campionati più difficili. Se restano avranno un’altra stagione per consolidarsi ulteriormente e tentare poi il grande salto. Mi ha impressionato la crescita di Francesconi e di Berti oltre a quella di Shpendi. Quanto al resto della squadra, impressionante anche Klinsmann".

Ora che il Brescia è fallito, dove vede suo figlio Dimitri?

"E’ stato al Brescia 9 anni, credo voglia rimanere là per ripartire, anche dai dilettanti. Decide lui, col suo procuratore, ha ormai 30 anni e ragiona con la sua testa. Deciderà secondo i suoi valori. Sta già allenandosi ed è un professionista esemplare. Alla sua età io mangiavo due pizze con gli amici, lui non sgarra, quando usciamo mangia bresaola e grana. Comunque è distrutto perché al Brescia tiene davvero tanto e non si aspettava finisse così".

Torniamo al Cesena, Mignani confermato. Lei, invece, in futuro si rivedrebbe a Cesena?

"Mignani sta facendo un ottimo lavoro ed è stato giusto confermarlo. Cesena è una grande piazza, chi viene vuole restare e fa bene perché la società lavora al meglio partendo da un vivaio tra i primi in Italia. Inoltre c’è un grande stadio e un pubblico che ha pochi paragoni in serie B".

Al ritorno dalle vacanze spera di ricevere una chiamata da qualche squadra?

"Lo scorso anno ho affrontato due situazioni particolari che ho pagato, in precedenza ho fatto molto bene salvando tra gli altri Cosenza, Modena, Sudtirol. Ho pagato anche di non avere per scelta mia un procuratore. Naturalmente spero in una chiamata perché non sono fatto per stare con le mani in mano".

Daniele Zandoli