Savignano sul Rubicone, Davide Monteleone ospite del SiFest

Il fotografo presenterà due progetti

Uno degli scatti di Davide Monteleone in mostra

Uno degli scatti di Davide Monteleone in mostra

Savignano sul Rubicone (Cesena), 23 settembre 2017 - Anche il fotografo Davide Monteleone, tra oggi e domani, sarà ospite del festival fotografico SiFest. L’evento, giunto all’edizione n.26, si concluderà domenica e anche quest’anno, nelle sue sale espositive, ospiterà tante proposte interessanti. Tra queste il lavoro di Davide Monteleone, ormai in pianta stabile in Russia, che sarà in Italia alla conclusione del festival per presentare ‘Spasibo’ (in mostra a Palazzo Martuzzi, Sala Allende) e ‘Il tempo di un viaggio’ (alla Galleria Montemaggi Designer) con fotografie di Marco Pesaresi, fotografo riminese dell’agenzia Contrasto scomparso nel 2001, di cui Monteleone è curatore della mostra. Un lavoro di fotografia documentaria elaborata quello di Monteleone che sta riscuotendo parecchie recensioni positive, non solo dal pubblico del festival che lo vede anche in versione curatore con un’interessante selezione di fotografie da scoprire.

Da oggi è ospite al SiFest per due giorni. Due le mostre che portano il suo nome. Una è ‘Spasibo’.

‘Questo è un progetto che ho realizzato nel 2003 grazie al sostegno del Premio Carmignac, un lungo progetto di ricerca fotografica sul campo per raccontare la Cecenia, 13 anni dopo l’ultima guerra con Mosca’.

Ritratti, luoghi, situazioni.

‘Tutte foto scattate in bianco e nero con un Alpa. Tra l’altro tutte le fotografie sono state stampate in maniera analogica, con stampe manuali su carta fotografica’.

Da tempo la Russia è anche diventata la sua seconda casa.

‘Sono andato la prima volta in Russia nel 2001 e lì ho avuto a che fare con le difficoltà del trasferimento in un posto tutto sommato difficoltoso, dove non conoscevo nessuno, con una lingua da imparare. Ma la Russia ha un suo fascino e pian piano mi sono ambientato. Ho fatto avanti e indietro per qualche anno e dallo scorso anno mi sono trasferito stabilmente a Mosca dove penso di rimanere almeno altri quattro anni’.

L’altra mostra, invece, riguarda un progetto dedicato a Marco Pesaresi, di cui è curatore.

Il tempo di un viaggio è un lavoro che Marco Pesaresi ha realizzato sulla Transiberiana. Un lavoro che non è mai stato editato. Io ho ricevuto i provini in toto e selezionato le foto che poi hanno composto questa mostra che si presenta come una lunga carrellata, un viaggio tra sguardi, persone e fatti su quel tratto. Anche le foto esposte non sono perfettamente allineate ma leggermente spostate come un viaggio lungo la Transiberiana, dove in certi luoghi si incontrano certe persone e si vivono determinate situazioni’.

Lei Pesaresi lo conosceva?

‘Personalmente lo avevo conosciuto in Agenzia, a Contrasto. Ma le sue fotografie le conoscevo da molto tempo prima e per lui solo grande stima e ammirazione’.

A Savignano presenterà anche il suo nuovo progetto ‘The April Theses’ (Postcart).

‘Ricreo la cronologia delle due settimane di vita di Lenin prima degli eventi che hanno cambiato per sempre la Russia e il resto del mondo. Un libro che, uscito a luglio, ho già presentato ad Arles e che ora, in questa settimana che sono in Italia, presenterò a Savignano e poi in altre città italiane. E che è già diventato una mostra, a Roma, alla Galleria del Cembalo’.