È il Manuzzi delle grandi occasioni quello illuminato dai riflettori, ieri sera. Curva Mare e distini gremiti in ogni ordine di posto, fatta eccezione per gli ultimi due settori della gradinata più vicino alla curva Ferrovia. Settore che, al pari del suo gemello dirimpettaio, è pieno, colorato e rumoroso, con gli oltre 1.600 tifosi modenesi al seguito dei canarini. In tribuna personaggi di spicco del mondo della politica e dello sport, con il sindaco Enzo Lattuca e il suo vice Christian Castorri accanto all’ex presidente della Provincia Massimo Bulbi e, a far gli onori di casa, il dg bianconero Corrado Di Taranto. Non poteva mancare poi il grande doppio ex Cristian Bucchi, così come un altro grande ex bianconero, amato dalla piazza e col Cavalluccio nel cuore come Fabrizio Castori. All’ingresso in campo delle squadre, immediatamente si accendono fumogeni e torce, che riempiono di un’aura ancor più magica una curva Mare impegnata in una sciarpata da gran galà, come la serata impone. Pierpaolo Bisoli, che prende posto in quella che per tanto tempo è stata la sua panchina, ne approfitta per scambiare calorosi saluti con i suoi ex membri dello staff sulla panchina bianconera. Nel frattempo, le due curve ne approfittano per scaldare l’atmosfera: da una parte il classico ‘Benvenuti in Romagna’ si alza a gran voce dalla Mare gremita. Poi fumogeni, qualche torcia e voce a pieni polmoni per ‘Gol, gol, gol’, l’inno bianconero. Immancabili gli sfottò, sia da una parte che dall’altra, con i modenesi che storpiano Romagna Mia e i bianconeri che rispondono con un sonoro ‘Noi vogliamo questa vittoria’. Ma le vere vibrazioni arrivano durante la partita, in particolare nei 7 minuti di fuoco in cui il Cesena ribalta il momentaneo vantaggio di Mendes con due gol. Il boato più grande è quello del cuore: all’intervallo si alza dalla curva il coro per mister tre promozioni, con Bisoli che alza la mano, ringrazia e poi applaude i suoi ex tifosi.
Enrico Magnani