Comunità Valleripa, monsignor Biguzzi. "Don Orfeo Suzzi deve chiarire"

Parla monsignor Giorgio Biguzzi che il vescovo Regattieri ha posto al vertice della Piccola Famiglia della Resurrezione

Monsignor Giorgio Biguzzi, nominato dal vescovo a capo della comunità di Valleripa

Monsignor Giorgio Biguzzi, nominato dal vescovo a capo della comunità di Valleripa

Mercato Saraceno (Cesena), 3 novembre 2019 - «Io continuo a sperare che don Orfeo Suzzi sia disponibile a incontrarmi e a tornare nei ranghi per il bene della Piccola Famiglia della Resurrezione e della comunità di Valleripa». Lo dice monsignor Giorgio Biguzzi, vescovo emerito di Makeni, in Sierra Leone, che nello scorso giugno è stato nominato dal vescovo di Cesena-Sarsina padre superiore e rappresentante legale della Piccola Famiglia della Resurrezione. Monsignor Biguzzi è stato pesantemente contestato da don Orfeo Suzzi, rappresentato dagli avvocati Giacomo Ronconi e Fabio Dri di Cesena, che lo accusa di aver spogliato l’associazione Piccola Famiglia della Resurrezione di tutti i suoi beni, di aver sostituito le chiavi del monastero di Valleripa, nel comune di Mercato Saraceno, di aver gestito i terreni e i frutti agricoli, di essersi appropriato di veicoli appartenenti all’associazione, bloccato conti correnti e modificato l’iscrizione al registro delle imprese. «Non ho ancora letto la lettera – spiega monsignor Giorgio Biguzziche da qualche anno vive nella casa dei padri saveriani a San Pietro in Vincoli, nel Ravennate – perché nelle ultime settimane ho avuto molto da fare per la vicenda di don Eugenio Melandri, il nostro confratello saveriano che il 20 agosto ha potuto finalmente tornare a dire Messa nonostante il male che lo affliggeva e lo ha portato alla morte una settimana dopo. Però sono stato avvisato del suo arrivo in Curia a Cesena e me ne occuperò nei prossimi giorni». Intanto don Orfeo Suzzi, che preferisce farsi chiamare Abbà Orfeo Povero, si trova a a Cogollo del Cengio, nel Vicentino, dove c’è un’altra sede della Piccola Famiglia della Resurrezione dove si sono trasferiti alcuni dei monaci che vivevano a Valleripa. Nel monastero del territorio di Linaro attualmente ci sono tre monaci, uno dei quali è partito da poco per un viaggio, e una monaca. Avrebbe invece chiuso i battenti la sede della comunità a Gerusalemme, che era stata offerta gratuitamente da don Luigi Maria Verzé, fondatore dell’ospedale San Raffaele di Milano. Don Orfeo Suzzi avrebbe tentato di acquistare all’asta una nuova sede, ma senza riuscirci.