Cesena capoluogo? Il sindaco di Forlì: "Non è in agenda, però l’ipotesi non mi riguarda"

Il primo cittadino forlivese Gian Luca Zattini è scettico ma non si mette di traverso. "Presumo non ci sarebbero conseguenze o penalizzazioni per Forlì"

Il sindaco di Cesena Lattuca e quello di Forlì Zattini

Il sindaco di Cesena Lattuca e quello di Forlì Zattini

Cesena, 29 luglio 2023 – “Cesena capoluogo? Non è una questione che mi riguarda, è un tema che al momento non mi risulta in agenda". Gian Luca Zattini, sindaco di Forlì, sceglie la prudenza sulla questione sollevata l’altro ieri da Enzo Lattuca, primo cittadino di Cesena. In ballo è la contitolarità del capoluogo, che secondo Lattuca dal 1992, anno di nascita della Provincia di Rimini, finisce per attribuire a Cesena minori capacità di ottenere fondi statali.

La ‘rivendicazione’, che accomuna altri casi come Pesaro-Urbino e Massa-Carrara, non andrebbe tuttavia a detrimento di Forlì. "Presumo che per Forlì non ci sarebbero ‘penalizzazioni’ di alcun tipo, ma il problema è inquadrare la questione nelle sedi opportune, cioè Parlamento e ministeri. Peraltro non sono a conoscenza di quale sarebbe l’iter", prosegue Zattini. Il pensiero potrebbe magari andare alle molte sedi delle amministrazioni centrali – dalla questura al tribunale, solo per citare alcuni esempi – che si trovano fisicamente nella città di Saffi e un domani chissà. "La questione non è mai emersa, questi uffici sono sempre stati a Forlì", taglia corto Zattini, che aggiunge: "Non credo che la mossa di Lattuca sia tesa ad avere maggiori opportunità di reperire risorse, piuttosto al riconoscimento di alcune competenze. Può anche darsi che la contitolarità incida sulla retribuzione del sindaco. Ma ripeto, non intendo commentare, la partita non mi riguarda". Ancora una volta, il rapporto tra Zattini e Lattuca – alla guida di una giunta di centrodestra il primo e di centrosinistra il secondo – pare che si sviluppi su un binario di fredda correttezza. Più volte, anche nei mesi scorsi in occasione della presentazione del progetto ‘Romagna Next’, nel salone comunale di Forlì, le posizioni non sono apparse affatto distanti, anzi; ma resta sempre l’impressione che ciascuno abbia ben chiara la parte di provenienza. Insomma, nessuno sgambetto.

Negli ultimi anni, al massimo, ci sono stati un paio di momenti più ‘complicati’ nella relazione fra i due. Nel 2019, alla festa dell’Unità di Borgo Sisa, nel dibattito fra i sindaci di Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini, tutti apparvero abbastanza divisi, anche se, sulla questione degli aeroporti – che vedeva Forlì e Rimini ai ferri corti – Lattuca assunse un ruolo più da mediatore. Invece una certa distanza si notò in seguito quando il primo cittadino di Cesena non ritenne prioritario il collegamento veloce con Forlì (la nuova Emilia), invece caldeggiato da Zattini. Forse l’episodio più rilevante resta quello del marzo 2021. In pieno Covid, Lattuca criticò la decisione di Zattini di non chiudere tutte le scuole e il sindaco di Forlì replicò dicendo che il suo omologo cesenate "non ha colto il significato delle mie parole".