Politiche 2022, Alice Buonguerrieri (FdI): "Ecco la mia ricetta per la Romagna"

Dalla direttiva Bolkestein ai rincari delle bollette, dalla legge 194 al presidenzialismo alla sburocratizzazione

Cesena, 31 agosto 2022 - Alice Buonguerrieri, avvocata cesenate di 44 anni, è la candidata del centrodestra nel collegio di Ravenna per la Camera nonché candidata di Fratelli d’Italia nel collegio plurinominale della Romagna.

La Romagna soffre una carenza di infrastrutture rispetto all’Emilia. Qual è la ricetta di Fratelli d’Italia per superare questa situazione? "Il problema delle infrastrutture in Romagna è conseguenza di criticità mai risolte come l’E45 e la viabilità alternativa verso la Toscana. Ma anche la Statale 67, il collegamento Forlì-Cesena, la Ravegnana e gli assi tra entroterra e mare vanno adeguati ai bisogni del territorio. Così come occorre potenziare altri generi di infrastrutture necessarie al sistema economico: reti elettriche, idriche, internet. Servono forti investimenti. E a monte di tutto c’è la sburocratizzazione per far sì che i progetti vengano realizzati in tempi veloci".

Le gare per le concessioni balneari non sono più rinviabili: Fdi accetta l’adeguamento alla Direttiva Bolkestein? "No. Siamo da sempre al fianco dei nostri imprenditori balneari e pensiamo che in questa fase il governo non li abbia tutelati. La strada è sospendere i bandi e bloccare la Bolkestein con un nuovo ricorso alla Corte costituzionale da parte del Parlamento".

Fdi intende ridiscutere il Pnrr. Non si rischia così di perdere i fondi europei? "Il Pnrr è nato superato dagli eventi in corso, come la guerra in Ucraina. Va aggiornato ai tempi attuali e questo è previsto. Occorre spendere i soldi per obiettivi chiari e delimitati, adesso sono finanziamenti a pioggia, anche con elementi di contraddittorietà ad esempio negli obiettivi della transizione ecologica che spostano la dipendenza dell’Europa dalla Russia alla Cina. Occorre investire su un piano industriale chiaro".

Quali soluzioni per i rincari delle bollette? "Prima di tutto rivedere la formazione del prezzo energetico, non più parametrato sul prezzo del gas ma su tutte le fonti. Poi tetto europeo al prezzo del gas, diversificazione delle fonti, ripresa delle estrazioni nazionali, nucleare senza pregiudizi. Nell’immediato sterilizzazione degli aumenti riducendo gli oneri di Stato, credito d’imposta per chi compra il gas e taglio del cuneo fiscale per i lavoratori".

Giorgia Meloni si è espressa contro l’aborto: con una vostra vittoria la legge 194 è a rischio? "Nessuno vuole abolire la normativa attuale. Fdi però ha a cuore il sostegno alle donne in difficoltà economica e vuole garantire le condizioni perché ci sia una vera libertà di scelta tra aborto e maternità. Per noi la denatalità è un problema cruciale, bisogna sostenere le famiglie, le donne che lavorano, gli asili, non bastano ‘aiutini’".

Uno dei temi forti di Fdi è il presidenzialismo. Volete arrivarci a colpi di maggioranza o con una nuova Costituente? "La nostra proposta da sempre è il semipresidenzialismo alla francese. Ma siamo disposti a discutere, l’importante è arrivare al risultato. L’obiettivo è assicurare una vera sovranità al popolo. Il cambio continuo di presidenti del consiglio toglie credibilità all'Italia. Vogliamo garantire una concreta stabilità governativa come avviene in tutti i grandi Paesi".