
I tecnici al lavoro la settimana scorsa per prelevare campioni di sabbia e acqua di mare, dopo lo sversamento
Civitanova Marche, 13 giugno 2024 – “La notizia dello sversamento di liquami in mare attraverso un tombino della fogna riporta alla luce storiche criticità che minano l’ambiente”.
L’associazione Civitasvolta interviene sul caso dello scarico di liquami in mare in seguito al quale il Comune ha dovuto emanare, giovedì scorso, una ordinanza di divieto di balneazione rientrata poi nel pomeriggio di sabato, dopo il via libera da parte delle contro analisi dell’Arpam.
Di quanto accaduto è stato nel giro di 48 ore individuato il responsabile, una ditta che si occupa dello svuotamento delle fosse settiche. Le indagini sono state portate avanti dalla Capitaneria di porto di Civitanova che ha ascoltato, dopo averlo convocato all’ufficio circondariale marittimo, il responsabile dell’azienda per contestargli i fatti e ascoltare la sua versione. Il fascicolo è stata inoltrato in procura per la contestazione dei reati che saranno ravvisati dalla magistratura. L’episodio è stato circoscritto e ricostruito anche attraverso le immagini delle telecamere comunali, che hanno permesso di chiarire la dinamica dei fatti e contestare alla ditta di avere versato, attraverso un tombino comunale e dentro la rete delle acque bianche (piovane), una massa di liquami dopo aver svuotato una fossa settica privata, materiale che per legge andrebbe invece smaltito in discarica.
Lo sversamento attraverso i canali del fosso Maranello è finito nelle acque del lungomare nord provocando un inquinamento batterico e il conseguente stop ai bagni. “Dalle parti del fosso Maranello – sottolinea Civitasvolta – a monte, ci sono villette ed ex case coloniche che non hanno l’allaccio alle fogne comunali. Ora in assenza del funzionamento dei comitati di quartiere, vorremmo sapere se i vigili urbani attivano, hanno attivato o prevedono di attivare una forza dedicata a controllare lo svuotamento corretto delle fosse settiche della zona. Poco soddisfacente infatti risulta la spiegazione di una ditta che svuota la cisterna nel tombino. La salute pubblica è una priorità, e visto che in cassa ci sono parecchi milioni di euro perché non occuparsene in maniera approfondita?”