Mancini lascia, al suo posto Giorgini

Staffetta in consiglio tra i banchi di Dipende da Noi. Le dimissioni sono legate a impegni professionali

L’ormai ex consigliere comunale Roberto Mancini

L’ormai ex consigliere comunale Roberto Mancini

Civitanova, 27 dicembre 2023 - Staffetta in aula consiliare a Civitanova tra i banchi del movimento Dipende da Noi, tra lo schieramento del centro sinistra, opposizione al governo della città.

Roberto Mancini, subito dopo la seduta del 23 dicembre, ha rassegnato le dimissioni da consigliere comunale e al suo posto subentrerà Elisabetta Giorgini, che alle elezioni amministrative del giugno 2022, con 205 preferenze ottenute, arrivò seconda proprio dietro a Mancini (345 voti).

Una scelta che il docente universitario ha motivato con la necessità di fare fronte all’aumento degli impegni professionali e istituzionali verificatosi nel corso dell’ultimo anno.

Sia il ruolo di direttore di Dipartimento all’Università di Macerata, sia quello derivante dalla recente nomina a commissario nei concorsi di abilitazione nazionale a professore universitario ordinario, non gli consentono più di svolgere adeguatamente l’attività di consigliere comunale.

Mancini garantirà comunque il suo impegno politico nel movimento Dipende da Noi, ma cede il ruolo in aula, a partire dal prossimo consiglio del 28 dicembre. Domani sera, alle 21, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Fabrizio Ciarapica porterà in discussione e al voto il bilancio preventivo e il piano triennale delle opere pubbliche, e sarà l’esordio di Elisabetta Giorgini.

È insegnante di educazione fisica e specialista del metodo Feldenkrais, è impegnata da molti anni nel mondo del volontariato, sui temi del sostegno alle persone disabili, dei servizi educativi e sociali, della transizione ecologica e della partecipazione democratica. Ha 53 anni ed è stata una gloria sportiva di Civitanova, campionessa europea di pattinaggio.

“Questo passaggio del testimone – scrive in una nota la lista Dipende da Noi – è del tutto in continuità con la linea politica sempre espressa dal movimento, il cui metodo punta in particolar modo sull’azione coordinata di gruppo, sul confronto dialogico riguardo a ogni questione e non sul protagonismo di figure isolate. Il passaggio, tra l’altro, coincide con un rafforzato impegno del movimento per tutelare la città soprattutto dalla speculazione edilizia e dal mancato governo dei processi sociali che caratterizzano Civitanova".