MARINA VERDENEL
Cronaca

I minori e i reati sessuali: "Un boom preoccupante"

Allarme del pg di Ancona: sempre più ragazzini commettono questo tipo di delitti. Sotto accusa i social network. "La repressione non basta, bisogna educare" .

I minori e i reati sessuali: "Un boom preoccupante"

I minori e i reati sessuali: "Un boom preoccupante"

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Femminicidi raddoppiati in un anno ma anche minorenni coinvolti in reati di violenza sessuale, pedofilia e pedopornografia, non solo dalla parte delle vittime ma anche da quella di chi delinque. La violenza di genere inizia anche in tenera età e tocca confini un tempo prerogativa solo del mondo degli adulti. Il quadro è emerso dal focus fatto sul distretto Marche dal procuratore generale della Corte di Appello di Ancona, Roberto Rossi, dedicato ai fenomeni che sono compresi nella violenza di genere e inviato alla Procura Generale presso la Corte di Cassazione di Roma.

"Ci troviamo davanti ad un aumento costante – ha osservato il pg Rossi – questo significa che non basta più la repressione, bisogna educare al rispetto degli altri e bisogna iniziare proprio dai giovani. Un adulto è difficile da rieducare". La Procura per i minorenni di Ancona, che ha funzione su tutta la regione, ha aperto nell’ultimo anno preso in considerazione (si parla di anno giudiziario, quello che va dal 1 luglio del 2022 al 30 giugno del 2023) 16 procedimenti penali per violenza sessuale dove imputati sono ragazzini dai 15 ai 17 anni. Nella stessa fascia di età si collocano i 20 procedimenti per pedofilia e pedopornografia, con minori che commettono molestie su minori. Le segnalazioni arrivano per lo più dalle scuole e dai familiari. "Il fenomeno è trasversale – ha spiegato Rossi – non c’entra più la classe sociale, non è più valida l’equazione che violenza minorile è uguale a degrado sociale. Non necessariamente i reati sono frutto di ambienti di degrado anzi troviamo situazioni familiari normali, di cultura media e anche elevata".

A deviare i giovani contribuirebbero soprattutto i social network e internet. "Facebook e Instagram non generano modelli di vita tra i migliori – ha detto il procuratore – si vede di tutto ma purtroppo i giovani li seguono. C’è un impegno massimo delle Procure per investire su un cambio di mentalità per estirpare questa sottocultura ma richiede tempi lunghissimi".

I dati sui femminicidi sono stati definiti "allarmanti e preoccupanti" dal procuratore generale. Nelle Marche passano da 3 a 7 in un anno. Ad eccezione di Urbino, i femminicidi hanno riguardato tutte le altre procure marchigiane. Severi anche i numeri per lo stalking i cui procedimenti penali toccano quota 478 contro i 461 dell’anno precedente. Focalizzando il circondario di Ancona, risultano in crescita anche i reati iscritti per maltrattamenti, che passano da 351 a 379. Lo stalking passa da 107 a 125 e si registrano ben 63 procedimenti per violenza sessuale. "La donna è vista come una proprietà – ha sottolineato Rossi - e nemmeno con pene pesantissime questa spinta subisce un freno. Va cambiata la mentalità".