Il Gip archivia il caso di Sea Watch. Carola Rackete ha agito per stato di necessità

Secondo la Procura di Agrigento la comandante avrebbe agito per stato di necessità: aveva il "dovere di portare i migranti in un porto sicuro"

Carola Rackete

Carola Rackete

Palermo, 19 maggio 2021- La Procura di Agrigento ha chiesto l'archiviazione per Carloa Rackete, la comandante dalla nave Sea watch, accusata di avere forzato due estati fa l'ingresso al porto di Lampedusa. Rackete era stata arrestata per "resistenza o violenza nei confronti di una nave da guerra". Adesso il Procuratore Luigi Patronaggio ha chiesto l'archiviazione del caso perché la comandante aveva "il dovere di portare i migranti in porto".

Carola Rackete

Secondo la Procura di Agrigento la comandante Carola Rackete avrebbe agito per stato di necessità. Aveva il "dovere di portare i migranti in un porto sicuro" non potendo più garantire la sicurezza a bordo delle 42 persone soccorse 17 giorni prima che l'allora ministro dell'Interno Matteo Salvini non voleva far sbarcare. Dopo essere arrivato di notte davanti al porto di Lampedusa, nonostante il divieto dell'allora ministro Salvini, invocò lo stato di necessità e ribadì la richiesta di sbarco immediato. Poi, non ottenendo alcuna risposta decise di forzare il divieto ed entrò in porto. Ma nella manovra speronò la motovedetta della Guardia di finanza. Ma per la Procura di Agrigento l'inchiesta va archiviata.

Immediati i commenti e le reazioni del mondo politico.

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Meloni: "Rackete? Chi umilia lo stato la passa liscia"

"Archiviazione definitiva per Carola Rackete. In Spagna viene schierato l'esercito per fermare gli sbarchi e in Italia chi sperona una motovedetta militare della Guardia di Finanza - per portare immigrati irregolari - la passa liscia. Che rispetto può avere l'Italia nel mondo se viene permesso di umiliare lo Stato in questo modo senza subire alcuna conseguenza?" Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, commenta così su Facebook la decisione del Gip di Agrigento.

Carola Rackete e Matteo Salvini

Orfini: "Meloni e Salvini ora si scusino"

"Il gip di Agrigento ha archiviato l'inchiesta a carico di Carola Rackete. Chi soccorre persone in mare non può essere criminalizzato. Chi in questi mesi l'ha accusata e offesa dovrebbe oggi scusarsi. A cominciare da Matteo Salvini e Giorgia Meloni". Lo scrive su Facebook Matteo Orfini, parlamentare del Partito Democratico.