Il maestro Fio Zanotti e il capolavoro ’Caruso’: "Oggi tutto è cambiato, conta di più la forma"

Fio Zanotti, poliedrico musicista, ricorda Lucio Dalla e riflette sul cambiamento della musica: brevità e consumismo hanno ridotto la sostanza compositiva.

Il maestro Fio Zanotti e il capolavoro ’Caruso’: "Oggi tutto è cambiato, conta di più la forma"

Il maestro Fio Zanotti e il capolavoro ’Caruso’: "Oggi tutto è cambiato, conta di più la forma"

Produttore, arrangiatore, compositore e direttore d’orchestra, Fio Zanotti è uno dei più apprezzati musicisti del momento, membro di band quali quella col grande jazzista Jimmy Villotti, con cui ha suonato in tutta Italia. Poi ha collaborato con tutti i più grandi, dalla Mannoia a Vasco Rossi, da Zucchero a De Gregori.

Fio Zanotti, cosa avrebbe detto Dalla di una rassegna dedicata ai giovani talenti della musica?

"Conoscendo Lucio, secondo me gli sarebbe piaciuto molto. Ma sono convinto che avrebbe fatto scherzi e dispetti a chiunque". Fio Zanotti parla quasi come se Lucio fosse ancora qui, anche perché la sua "è un’eredità tangibile" che ancora oggi si può toccare con mano.

E oggi come è cambiata la musica?

"Le cose sono diverse. Ogni pezzo deve durare al massimo due, tre minuti. Allora penso che, così, ‘Caruso’ non sarebbe nemmeno mai uscita. Il consumismo della musica, la radio e la televisione hanno cambiato tutto. Non è cambiata la musica: è migliorato l’effetto, ma è diminuito il senso compositivo. Più forma e meno sostanza, direi".

f. m.