Enrico Brizzi e Lucio Dalla: “Quelle barzellette in autogrill”

Lo scrittore, premio speciale Qn-Carlino, ricorda i suoi incontri con l’artista: “Era geniale, ma anche informale. Sapeva affondare le mani nella cultura alta della città, come nella pancia delle persone”

Bologna, 4 marzo 2024 – L’arte senza confini, in tutte le sue forme. Era così per Lucio Dalla, eclettico e curioso. In questo solco è stato immaginato il ‘Ballerino’, premio speciale assegnato dal Qn-Carlino a uno scrittore, Enrico Brizzi. Bolognese classe 1974, camminando e scrivendo intreccia storie, è stato premiato "per la musicalità della prosa, per i molti riferimenti all’arte musicale nei suoi romanzi, per le affinità alla poetica di Lucio Dalla, con uno sguardo rivolto agli uomini di oggi e di domani e una tensione narrativa futura...". Tutto questo a 30 anni dalla pubblicazione del romanzo ‘Jack Frusciante è uscito dal gruppo’.

Nina Zilli: Lucio, nel nostro Dna

Enrico Brizzi, vincitore del premio speciale QN-il Resto del Carlino (foto Schicchi)
Enrico Brizzi, vincitore del premio speciale QN-il Resto del Carlino (foto Schicchi)

Brizzi, che significato ha per lei ricevere questo premio?

"Un significato speciale perché Lucio è stato un fuoriclasse di Bologna ed è un onore riceverlo assieme ai grandi nomi di questa generazione musicale. E poi c’è un altro motivo personale".

Quale?

"Essere nel teatro del mio quartiere, in cui ho calcato la prima volta le scene per una recita scolastica (ride). Con questo premio torno nelle mie strade".

Ha un suo ricordo con Dalla?

"Si incontrava spesso per Bologna, c’erano conoscenze comuni. Però l’unico quarto d’ora che ho avuto davvero con lui, che aveva come artista una vita nomade, è stato in autogrill. Tornavo da un reading musicale e si è fermato dopo avere visto i nostri strumenti: come si dice dalle nostre parti, abbiamo fatto ‘balotta’ e Lucio si è trasformato in un formidabile raccontatore di barzellette. Era geniale, ma anche informale. Sapeva affondare le mani nella cultura alta della città, come nella pancia delle persone".

Lucio, come lei, era un grande tifoso del Bologna, questo è un momento speciale per la squadra e per la città. Come si sente?

"Sono entrato in silenzio stampa da quando le cose stanno andando così bene. Per me è iniziato un tempo di preghiera e speranza. Ma mi emoziona tantissimo cantare allo stadio, con mio fratello e gli amici di una vita, ‘L’anno che verrà’ . Anche questo è un bel ricordo pensando al tifoso Lucio Dalla".

Per lei questo è un anno importante, per i trent’anni di ‘Jack Frusciante è uscito dal gruppo’.

"Sto organizzando un live, tantissimi posti mi hanno chiesto di fissare una data. Sarà uno spettacolo di lettura e musica, la prima data sarà Catania e poi risaliremo dal Salento. Ci sono scadenze che vanno onorate in modo particolare ma è ovvio che non si può essere ovunque, se devi scrivere e fare il padre di quattro ragazze. A Bologna saremo al Locomotiv il 20 settembre".