Elezioni Emilia Romagna, caso Jolanda? "Non sono questi i problemi"

Viaggio tra gli abitanti del paese in cerca di normalità dopo la polemica. Borgonzoni (Lega): "Noi ci siamo". Il sindaco: "Fatto il mio dovere"

Un manifesto di Bonaccini strappato davanti al municipio

Un manifesto di Bonaccini strappato davanti al municipio

Jolanda di Savoia (Ferrara), 23 gennaio 2020 - Normalità. È questo ciò che sembrano invocare i cittadini di Jolanda di Savoia, il piccolo paese immerso nelle campagne del Ferrarese, diventato suo malgrado protagonista della campagna elettorale per le Regionali. Il sentimento che si respira, passeggiando lungo le strade e incontrando chi ci vive da anni, è che la questione relativa alla presunta ritorsione del governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, a seguito della candidatura del vicesindaco Elisa Trombin nella lista collegata alla leghista Lucia Borgonzoni sia vissuta come segnale di una "politica distante dai problemi reali". Certo, la richiesta che venga fatta chiarezza, soprattutto alla luce della denuncia avanzata dal sindaco Paolo Pezzolato, non manca. Il primo cittadino facendo capolino dal proprio ufficio in municipio, concede poche parole, ma significative: "Ho fatto quello che era il mio dovere", prima di tornare alla s crivania per continuare il proprio lavoro.

Lavoro che si sta concentrando nello stringere accordi con altri enti per riavviare l’attività amministrativa del Comune. Ed è questo ciò che più preme, in una terra di agricoltori, artigiani e lavoratori e persone abituate a rimboccarsi le maniche, affinché vengano date risposte in termini di servizi e infrastrutture. La dimostrazione si è avuta durante il sopralluogo che Lucia Borgonzoni, accompagnata da Elisa Trombin e dal primo cittadino copparese Fabrizio Pagnoni, ha svolto sul ponte Barchessa in via Seminiato, chiuso al traffico per ragioni di sicurezza dovute al deterioramento dell’infrastruttura. Ad incontrare l’aspirante presidente della Regione erano presenti alcuni rappresentanti di aziende agricole della zona, che, come i loro dipendenti, si trovano a fare i conti col disagio di doversi affidare ad una viabilità alternativa: più chilometri da percorrere e maggiori spese di carburante.

"Il mio avversario del Pd (Bonaccini, ndr ) – ha affermato Borgonzoni – ritiene che un Comune come quello di Jolanda non sia importante. Per noi invece soprattutto i piccoli Comuni meritano attenzione e Matteo Salvini al governo lo ha dimostrato, stanziando fondi specifici, circa 100mila euro aggiuntivi, ad esempio, per Jolanda di Savoia. Al governo della Regione siamo pronti a fare la nostra parte, garantendo sostegno adeguato e procedure più snelle, con particolare attenzione soprattutto alle piccole realtà". E sulla questione relativa alle presunte ritorsioni e all’audio ‘incriminato’, rilancia: "Se Bonaccini non ha nulla da temere, autorizzi la pubblicazione dell’audio, per capire come stanno le cose". Jolanda vuole chiarezza, per chiudere velocemente una faccenda indigesta e ripartire.