Jolanda di Savoia, il sindaco "Bonaccini disse di non cercarlo più"

Vi all'anchiesta dopo l'esposto. Pezzolato: "Il senso era: se non volevo ritorsioni dovevo intervenire". Il governatore: "Ci vediamo in tribunale"

Lucia Borgonzoni con il vicesindaco di Jolanda, Elisa Trombin

Lucia Borgonzoni con il vicesindaco di Jolanda, Elisa Trombin

Bologna, 23 gennaio 2020  - La Procura di Bologna ha aperto un fascicolo conoscitivo, senza indagati né ipotesi di reato, sulle presunte pressioni da parte del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, denunciate da Paolo Pezzolato, sindaco di Jolanda di Savoia, in provincia di Ferrara. Sul caso il primo cittadino estense aveva presentato, nei giorni scorsi, un esposto ai carabinieri sotto le Due Torri, a cui ha allegato l’audio di una telefonata con il governatore. Intanto, il sindaco, Paolo Pezzolato, ha reso note alcune frasi di una due delle presunte telefonate che avrebbe ricevuto da Bonaccini dopo - è la tesi del sindaco - la decisione della sua vice Elisa Trombin di appoggiare la candidata di centrodestra Lucia Borgonzoni alle imminenti elezioni regionali.

"Io ieri sera ho parlato con Elisa... dalla telefonata non mi ha detto che si candida con la civica della Borgonzoni... se la scelta è quella è chiaro che poi succede qualcosa nei rapporti con voi... te lo volevo dire perché se è così se per caso vinco io come è probabile dopo però non mi cercate più", è una delle frasi che Bonaccini avrebbe detto al telefono con Pezzolato in una conversazione registrata, datata 20 dicembre, alle 9.44. E Bonaccini - è la tesi del sindaco -, Bonaccini avrebbe fatto pressioni perché tre Comuni limitrofi rifiutassero di condividere con Jolanda di Savoia alcuni dipendenti.

Sempre nel corso della stessa conversazione con Pezzolato Bonaccini, sempre secondo il sindaco, avrebbe detto: "Io non ho detto che deve candidarsi con me... diceva di no punto… sto dicendo che se me la ritrovo candidata di là... io il punto è parlane con lei e dille che ti ho chiamato… la cosa che dico solo è che dal candidarsi con me al trovarmela di là... chiaro che dopo allora c'è un giudizio".

Il sindaco di Jolanda di Savoia, sottolinea inoltre di aver "ribadito più volte che non c'entravo nulla in quella discussione politica, legata alla scelta della Trombini, ma alla fine è risultato chiaro il senso di quella telefonata, tendente a farmi convincere Elisa a non candidarsi con nessuno - ha scritto Pezzolato - se non volevo avere ritorsioni come sindaco di un piccolo Comune di tremila abitanti (come il governatore lo ha definito recentemente) di certo bisognoso di supporto dalla Regione".

Ora il fascicolo sarà trasmesso, per competenza territoriale, alla Procura di Ferrara. 

La replica

"Ognuno si comporta come crede. Se cercano di gettare fango, hanno sbagliato indirizzo. Non sanno forse con chi hanno a che fare. Ci confronteremo in Tribunale", è la dura replica di Bonaccini (video). "La mia moralità e la mia onestà le ho sempre dimostrate, anche in tempi non sospetti. Basterebbe ricordare, e abbiamo tutte le cifre, quante risorse sono state assegnate dalla Regione in questi cinque anni al Comune di Jolanda di Savoia - rivendica il governatore - a proposito di come ci si occupa dei piccoli e piccolissimi Comuni. In ogni caso, ho letto che ha fatto un esposto: ci confronteremo in Tribunale. Io sono la persona più tranquilla del mondo".