Alluvione in Emilia-Romagna, ecco il piano speciale per la ricostruzione: “Strategie innovative per minimizzare i danni in futuro”

Presentato oggi in regione il documento che indica le linee di indirizzo per gli interventi post-alluvione, che vedranno la versione definitiva il 30 giugno. Interventi su argini, ponti e infrastrutture

Bologna, 24 aprile 2024 - Più spazio per i fiumi, con argini più arretrati e tracimazioni controllate. Poi, anche l'adeguamento di ponti e infrastrutture per renderli il più possibile a prova di alluvione, per evitare che ciò che è accaduto quasi un anno fa in Emilia-Romagna non ricapiti più. Ma soprattutto una frenata alle costruzioni e la delocalizzazione degli edifici considerati a rischio.

Esondazione a Faenza di maggio 2023
Esondazione a Faenza di maggio 2023

È ciò che compare nel Piano speciale preliminare presentato oggi in regione, che indica le linee di indirizzo per gli interventi post-alluvione, che vedranno la versione definitiva il 30 giugno. Un documento di oltre mille pagine, redatto dall'Autorità di bacino distrettuale del Po, in collaborazione con la Regione, nell'ambito del gruppo di lavoro presieduto dalla struttura di supporto al Commissario straordinario. Il piano cerca di ricostruire i territori e le comunità colpite dal dissesto idrogeologico dello scorso maggio, includendo il tema delle delocalizzazioni.

A causa delle 81 mila frane registrate in seguito all'alluvione, in montagna si dovrà intervenire su 3.400 edifici, abitati o abbandonati che siano. Sul fronte della pianura, invece, "è più complesso - spiega la vicepresidente regionale con delega ambientale Irene Piolo -. Si incrociano più aspetti, ma non parliamo degli ambiti più urbanizzati: non delocalizziamo il centro di Faenza". Fatto sta che i cittadini o le imprese dovranno abbandonare la propria terra e il proprio immobile, ricevendo un indennizzo, che verrà fornito dalla struttura commissariale. E per chi non volesse andare via? "Il cittadino o l'impresa possono fare la scelta di accettare l'indennizzo o non delocalizzare. Ma se non lo fa se alla prossima alluvione non avranno l'indennizzo", afferma Priolo.

Cosa dice il documento

Il piano contiene aspetti molto innovativi, con all'interno "strategie per gli interventi strutturali e non - continua Priolo -, quindi anche le regole che dovremo adottare per la pianificazione e programmazione sui corsi d'acqua, sui ponti e sull'urbanistica. Abbiamo fatto un salto sulle norme che fino a oggi, in alcuni casi, non erano nemmeno omogenee a livello nazionale, come quella sui ponti". Parliamo di un piano che "prevede un'analisi puntuale dello stato del dissesto, driver dei cinque piani speciali - aggiunge la vicepresidente -. Prende atto delle 81mila frane, partendo poi, bacino per bacino, per individuare quelle che sono le strategie di intervento da mettere in campo". Tra le necessità, anche quello di "costruire un gemello digitale".

Su cosa si deve intervenire

Per Andrea Colombo, direttore dell'autorità di bacino del Po che ha coordinato la redazione del piano, "è necessario in particolare intervenire sugli argini in modo innovativo. Il sistema che abbiamo oggi e che risale ai primi del Novecento non è più sufficiente - dice -. Si tratta di minimizzare il danno complessivo che un evento può generale sul territorio. I danni ci saranno sicuramente anche in futuro, ma le strategie innovative cercheranno di mimimizzarli". Alla presentazione anche il generale Giancarlo Giambardella, presidente del tavolo di coordinamento per i piani speciali. "Il piano è un unicum a livello nazionale - evidenzia -, perché è la prima volta che elaboriamo un piano di questo tipo in seguito a un'alluvione, pensando a quali opere realizzare per fare in modo che non succeda più". Le cifre e le risorse da mettere in campo sono importanti, ma verranno formalizzate in un secondo momento. "L'obiettivo primo è evitare situazione di rischio - conclude il generale - gli importi saranno definiti nel piano di giugno e sarà cura del commissario predisporre le linee di finanziamento in maniera certa e rapida".