
Paolo Tassi e Stefano Guerra
Bologna, 18 luglio 2024 – Due vittime in una settimana, in Emilia-Romagna, per punture di insetti che hanno scatenato shock anafilattici dagli esiti purtroppo fatali, e addirittura nel volgere di pochi minuti, nel caso di Paolo Tassi, 64 anni, presidente della società di calcio Real Casalecchio. Punto da un insetto – forse vespa o calabrone – al campo sportivo di Casalecchio di Reno, nel Bolognese, martedì verso le 15.45, è morto poco dopo sotto gli occhi della moglie, che pure era riuscito ad avvertire con un messaggio, sapendo di essere allergico. Per lei appena il tempo di attraversare il campo e correre nell’ufficio vicino agli spogliatoi: il marito era già riverso sulla scrivania, esanime. Troppo tardi anche per i medici del 118, che hanno provato a rianimarlo, invano.
Stefano Guerra invece, 62 anni, ex difensore della Reggiana, è spirato il 9 luglio all’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio, dopo avere lottato con la morte per alcuni giorni. Era stato ricoverato in condizioni pressoché disperate a causa della puntura di un insetto (probabilmente un’ape), in casa, che gli aveva provocato uno shock anafilattico e quindi un infarto.
Le punture di insetti (vespe, calabroni, bombi e api) scatenano reazioni allergiche in circa due persone su cento e tra i bambini il fenomeno è molto meno frequente che negli adulti. A causa del veleno di insetti, ogni anno in Italia muoiono da dieci a venti persone, a fronte di oltre cinque milioni di persone punte. Ma attenzione anche ai ragni.
È il caso del vicebrigadiere Franco Aiello, 52 anni, morto martedì in ospedale, a Palermo, per le conseguenze del morso di un ragno violino dopo una gita in campagna. Al rientro a casa, il 52enne aveva notato un arrossamento alla caviglia, poi tre giorni più tardi è stato ricoverato, ma le sue condizioni sono peggiorate velocemente, fino al decesso.


