Covid e influenza in Emilia Romagna: casi in aumento: i dati

Nell’ultima settimana i nuovi casi positivi sono stati 3.847, con un incremento del 73% rispetto alla periodo compreso tra il 3 e il 9 novembre. In crescita le sindromi simil-influenzali. Quando è previsto il picco e il punto sui vaccini

Bologna, 1 dicembre 2023 - Aumentano i casi di Covid e di influenza in Emilia Romagna,

In particolare, il virus SARS-CoV-2 sta nuovamente circolando e aumentano, oltre ai contagi, gli accessi quotidiani al Pronto soccorso.  

La regione però si conferma tra le prime in Italia per entrambe le campagne vaccinali. 

Covid, la variante Pirola è in crescita in Italia. I casi di Coronavirus sono in aumento anche in Emilia Romagna
Covid, la variante Pirola è in crescita in Italia. I casi di Coronavirus sono in aumento anche in Emilia Romagna

Influenza in Emilia Romagna

Più che di influenza parliamo di virus 'cugini' - rhinovirus su tutti: nella settimana dal 20 al 26 novembre, l’ultima analizzata dal rapporto RespiVirNet dell’Istituto superiore di Sanità, il loro contributo è quello che attualmente pesa di più sull'incidenza delle sindromi simil-influenzali registrate in Italia.

L’incidenza nazionale è pari a 9,2 casi per mille assistiti (7,9 nella settimana precedente), come detto all’aumento concorrono diversi virus respiratori.

In Emilia Romagna il dato è al 10,54 casi per mille assistiti. 

Quanto al vaccino, sono 722mila vaccinazioni antinfluenzali effettuate, a fine novembre, in regione (esattamente 722.314), con un’elevata copertura dei più fragili: sul totale, quasi 589mila sono state somministrate agli over 60.

Casi Covid in Emilia Romagna 

Quanto ai contagi Covid, nella settimana compresa tra il 24 e il 30 novembre, in regione i nuovi casi positivi sono stati 3.847, con un incremento del 73% rispetto alla settimana compresa tra il 3 e il 9 novembre.

I morti sono passati da 19 a 39, il numero di ricoveri ordinari è cresciuto del 61% (1.257 rispetto a 782) e la terapia intensiva si è resa necessaria per 27 malati (+35% rispetto ai 20 della prima settimana del mese).

Sono 185.582, al 29 novembre, i vaccini fatti in Emilia Romagna contro il Covid, di cui più di 68mila agli ultra ottantenni.

Picco Covid e influenza: quando

 “I dati sulle campagne vaccinali sono positivi, e anche per il Covid siamo tra i primi in Italia, ma proprio su questo fronte occorre accelerare per mettere in sicurezza soprattutto i più fragili - commenta l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini -. Tra novembre e gennaio il numero di ingressi nei Pronto soccorso per patologie respiratorie è sempre molto alto, anche a causa dell’influenza, ma il picco è atteso nelle prossime settimane: il Covid ha ripreso a circolare, e quest’anno nei pronto soccorso si stanno aggiungendo molti pazienti non vaccinati, che influiscono sull’operatività dei reparti dedicati alle emergenze. Per questo rinnoviamo l’appello: è estremamente importante vaccinarsi, per sé stessi, per la comunità e anche per non aggravare il carico degli ospedali”.

Misure anti Covid

"Per favorire la più ampia adesione possibile alla vaccinazione - spiega una nota - la Regione ha convocato le Aziende sanitarie lunedì prossimo per concordare una strategia condivisa, invitandole nel frattempo a rafforzare la somministrazione del vaccino anti Covid nei soggetti fragili”.

Tra le iniziative possibili, viene evidenziato, "anche gli Open Day anti Covid senza prenotazione: l'Ausl di Piacenza farà da apripista con due giornate ad accesso libero domani e sabato 9 dalle 9 alle 12.30 nella Casa della salute e della comunità di piazzale Milano.

Covid: quali varianti

"Ma quali sono le varianti Covid che circolano ora in Italia? Per Sars-CoV-2 c'è una situazione in divenire con una variante che sta piano piano prendendo piede, BA.2.86 o 'Pirola', per questo è anche difficile fare previsioni per il Natale. Mancano 20 giorni, aspettiamo. Mi pare però evidente che il vaccino sia l'unica arma che abbiamo: i fragili, gli anziani, gli immunodepressi devono correre a farlo". spiega in un’intervista ad Adnkronos Salute il virologo Mauro Pistello, direttore dell'Unità di virologia dell'Azienda ospedaliera universitaria di Pisa e vicepresidente della Società italiana di microbiologia.

 Sul possibile ritorno, come accaduto in Austria, della mascherina: "Non credo possa aiutare se messa solo per un mese - avverte - Se è una cosa spot non ha senso, andrebbe portata sempre appena inizia l'autunno".

Nell’ultimo rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità, sulla circolazione delle varianti di Sars-CoV-2 in Italia  EG.5 ribattezzata Eris, è stimata al 52,1%. Analogamente a quanto segnalato in diversi Paesi - sottolinea l'Iss - anche in Italia si osserva un aumento della prevalenza della variante d'interesse BA.2.86 o Pirola, salita al 10,8% rispetto al 1,3% dell'indagine precedente.