CronacaRisarcimenti alluvione Emilia Romagna, cosa sappiamo finora

Risarcimenti alluvione Emilia Romagna, cosa sappiamo finora

Danni ancora difficili da quantificare per i cittadini residenti nelle zone colpite dal maltempo. I Comuni invitano a fotografare e rendicontare fin da subito tutto quello che è stato distrutto

Bologna, 23 maggio 2023 – Ora che le piogge sono momentaneamente cessate, mentre ancora si spala il fango e si cerca di liberare le strade e le abitazioni dagli allagamenti, è tempo di iniziare a contare i danni provocati dall’ondata straordinaria di maltempo che si è abbattuta, devastandola, sull’Emilia Romagna. Secondo le prime stime del Presidente della Regione Stefano Bonaccini, serviranno circa 8 miliardi  per la ricostruzione. I Comuni invitano i cittadini a fotografare e rendicontare tutti gli oggetti distrutti durante le alluvioni di maggio in Emilia Romagna.

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Decreto legge maltempo

Guardando il cielo assolato degli ultimi due giorni i temporali sembrano un lontano ricordo, ma non è così per gli emiliani e i romagnoli colpiti dalle alluvioni, dalle frane e dagli effetti devastanti provocati da una quantità di precipitazioni mai viste prima. Il maltempo è passato spazzando via vite, ricordi e anni di sacrifici. L’acqua ha lasciato dietro di sé danni per miliardi di euro alle infrastrutture, alle abitazioni, all’agricoltura. La conta dei danni e gli eventuali risarcimenti, sono stati degli argomenti trattati nel Consiglio dei ministri che si è riunito oggi per varare il decreto legge maltempo, con misure per l'emergenza che ha colpito l'Emilia Romagna. Ma si tratta solo dei primi provvedimenti, che riguardano i mutui, i maxi-rinvii di adempimenti e versamenti fiscali, contributivi, contabili, amministrativi fino al 31 agosto, e dello stanziamento di due miliardi per gli interventi più urgenti. “Ci sarà la fase di ricostruzione, sulla quale ancora non siamo ancora in grado di quantificare complessivamente le necessità e i danni – ha detto Giorgia Meloni illustrando il decreto legge – ma insomma in passato interventi di emergenza da 2 miliardi di euro non so se si erano visti”.

Le richieste della Regione

In questi giorni Bonaccini ha ribadito più volte che la Regione si impegna a fare tutto ciò che servirà per uscire dall'emergenza, ricostruire, ottenere i risarcimenti per tutti i danni subiti. “Purtroppo, abbiamo molta esperienza in materia”, ha detto Bonaccini alla presidente del consiglio Giorgia Meloni riferendosi alla ricostruzione post terremoto in Emilia nel 2012. “Questo oggi è un primo decreto, ne servirà uno per la ricostruzione. Prendiamoci il tempo che serve, c’è anche tutto il tema del ristoro dei danni”, ha detto Bonaccini dopo l’incontro con Meloni.

La Regione Emilia Romagna ha chiesto al governo di seguire il modello usato per il sisma con pratiche e procedure che hanno permesso di velocizzare i risarcimenti per chi ha subito danni e per la ricostruzione degli edifici pubblici e privati. In quel caso fu nominato un commissario straordinario, che coincideva con il presidente della Regione, in grado di emettere ordinanze che possano incidere in maniera diretta sulle cose che ci sono da fare. Furono l’allora presidente della Regione Vasco Errani e l'allora capo della protezione civile Franco Gabrielli ad inventare una serie di norme procedurali che prima non esistevano e che sono state applicate anche nei disastri naturali che si sono verificati in seguito in Italia. 

Risarcimento danni: cosa fare

Il conto dei danni sarà molto alto, ma non raggiungerà i quasi 14 miliardi spesi per la ricostruzione post sisma. L’alluvione ha provocato meno danni strutturali agli edifici, ma sono tanti i mezzi, i mobili, i macchinari e gli oggetti personali distrutti. Per questi la Regione ha già richiesto rimborsi al 100%, ma al momento non ci sono direttive da seguire, moduli da compilare o uffici a cui rivolgersi. E’ ancora presto per l’attivazione della complessa macchina burocratica che dovrà gestire questa decisiva attività, nel frattempo i Comuni di Ravenna e Forlì hanno invitato tutti i cittadini che hanno subito danni a documentare fotograficamente (disponibile anche una app specifica) già da subito tutte le cose danneggiate. Un lavoro di rendicontazione che deve tener conto anche di tutti quegli oggetti che non sono più utilizzabili e che in questi giorni vengono mano a mano buttati via. Una documentazione che sarà utile quando si potranno richiedere gli indennizzi e i sostegni.