Bologna, 31 gennaio 2024 – Perdura la nebbia in pianura Padana – con conseguente possibilità di ‘neve da nebbia’ che ha spolverato qua e là qualche località – dunque rimane anche lo smog. C’è una pesante cappa in Emilia-Romagna che provoca una bassa qualità dell’aria e sono stati sforati i limiti giornalieri di polveri sottili pm10. Per questo l'Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpae) ha prorogato in tutta la regione le misure emergenziali per la qualità dell'aria fino a venerdì 2 febbraio compreso.
Dunque stop ai veicoli Diesel Euro 5, dalle 8.30 alle 18.30, nei comuni con più di 30mila abitanti nonché l'abbassamento delle temperature medie nelle abitazioni fino a 19 gradi e negli spazi commerciali e ricreativi fino a 17 gradi. Il provvedimento rientra tra quelli previsti a livello regionale, in base alle misure adottate dalla Regione Emilia-Romagna e collegate al Pair.
Qualità dell’aria: i dati
In particolare i dati più alti (da Arpae) per quanto riguarda il PM10, cioè da bollino arancione (sopra i 50 µg/m³), sono stati rilevati nelle stazioni di Montebello (Parma), Giardini (Modena), Parco Edilcarani (Sassuolo), San Francesco (Fiorano Modenese), Porta San Felice e San Lazzaro (Bologna), Parco Resistenza e Roma (Forlì), Savignano sul Rubicone (FC), Flaminia e Marecchia (Rimini).
I dati dell’ozono, invece, sono positivi. Dannoso per la salute se la sua concentrazione nell’aria è alta, secondo i dati di Arpae in regione non supera la soglia ‘verde’ di 89 µg/m³.
Ci sono però tre bollini gialli (tra i 60 e 119 µg/m³) se si guardano le rilevazioni su una media di 8 ore. Quindi leggera allerta nelle stazioni di Corte Brugnatella (Piacenza), Febbio (Reggio Emilia), Sogliano al Rubicone (Forlì-Cesena) e San Leo (Rimini).