Caro bollette, Bonaccini: "Tsunami che rischia di travolgerci, decreto subito"

Da Roma si parla di uno stanziamento da 4 miliardi. Anci sul piede di guerra: "Luci spente sui monumenti per protesta contro i rincari"

Bologna, 10 febbraio 2022 - Dopo gli appelli arrivati al Governo da tutte le forze politiche e le associazioni di categoria per contrastare il caro bollette, che rischia di minare seriamente la ripresa, il premier Mario Draghi, oggi in visita a Genova, ha annunciato "un intervento di ampia portata nei prossimi giorni".

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Lo stanziamento del Governo

Le voci di corridoio parlano di uno stanziamento di 4 miliardi, senza scostamento di bilancio, con un decreto che dovrebbe sollevare dagli affanni aziende, istituzioni e cittadini, già dalla prossima settimana e che coprirà il secondo trimestre del 2022. I 4 miliardi si aggiungono ai 5,5 già stanziati dalla legge di bilancio (3,8) e dal primo decreto ad hoc (1,7) che ha annullato, per il primo trimestre, le aliquote sugli oneri di sistema, ha dato un credito di imposta del 20% alle imprese, e ha avviato una sorta di mini tassazione degli extra-profitti realizzati dagli impianti a fonti rinnovabili. Il caro bollette si interseca poi con un altro grave problema che è quello dell'aumento dei prezzi dei carburanti (oggi la benzina tocca quota 2 euro al litro per il servito).

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Le stime dell'Anci e la protesta dei Comuni

Anche l'Anci, l'associazione dei Comuni Italiani, è scesa sul piede di guerra e stima, per le amministrazioni, un aggravio di almeno 550 milioni di euro, cioè un terzo in più della spesa annua che, se non arrivasse un aiuto dal Governo, costringerebbe a fare scelte sui servizi da tagliare ai cittadini. E' per questo che molti Comuni, domani alle 20, prenderanno l’iniziativa simbolica di spegnere, per mezz'ora, i principali monumenti cittadini. Un'azione pensata per primo dal 27enne sindaco di Cento, Edoardo Accorsi, a cui hanno prontamente aderito gli altri primi cittadini dell’Emilia-Romagna, in modo politicamente trasversale. A partire da Matteo Lepore, sindaco di Bologna, che, ad esempio, terrà spenti il Nettuno e Palazzo Re Enzo. Ferrara, guidata dal leghista Alan Fabbri, oscurerà, invece, piazza della Repubblica, mentre a Parma rimarrà senza luce il municipio "simbolico e centrale, ha sottolineato il sindaco Federico Pizzarotti.  Modena manterrà al buio la Ghirlandina. “Al Governo – scandisce il sindaco Gian Carlo Muzzarelli - chiediamo sostegni adeguati e interventi più incisivi per le famiglie, le imprese, le realtà sociali, sportive e ricreative. Devono inoltre anche tornare i conti degli enti locali”.

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Bonaccini: "Uno tsunami che rischia di travolgerci"

"Mettiamo un argine a uno tsunami che rischia di travolgere crescita e lavoro. Di mettere in ginocchio famiglie, imprese, esercizi pubblici, terzo settore ed enti locali, cultura e sport". Nuovo appello di Stefano Bonaccini sul caro-bollette. "Bene l'intervento di ampia portata annunciato dal presidente Draghi- scrive il governatore dell'Emilia-Romagna sui social- Al Governo ribadisco come serva un decreto adesso, con ristori e aiuti, oltre a decisioni chiare sui quantitativi estraibili dai siti già autorizzati e sulle riserve strategiche. E un investimento senza precedenti sulle energie rinnovabili, semplificando al massimo gli iter autorizzativi".

Ma anche l'Europa deve muoversi, sottolinea Bonaccini, "così come ha fatto sui vaccini anti-Covid: va stroncata la speculazione e fermata la dinamica dei prezzi, con infrastrutture e politiche di acquisto che mettano al riparo il continente".

Allo stesso modo "noi Regioni e Comuni dobbiamo fare la nostra parte, definendo una pianificazione certa che dia certezze a chi investe negli impianti di produzione di energie rinnovabili, con procedure chiare e veloci. Oggi molti sindaci dell'Emilia-Romagna spegneranno le luci di monumenti nei loro Comuni: anche i bilanci degli enti locali sono in pericolo, e quindi servizi pubblici importanti. Siamo con loro. Non è il momento della propaganda di parte. Mettiamoci tutti al lavoro- conclude Bonaccini- per risposte immediate e soluzioni strutturali". 

Il distretto ceramico 

E proprio nel modenese, si trova il distretto ceramico più importante dell’Emilia-Romagna che rischia maggiormente il blocco, a causa del caro energia, rispetto ad altri settori, come ha ricordato anche il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, parlando dell’apertura di Draghi sul caro bollette. "In Emilia-Romagna – ha ricordato -, a differenza che nel resto d'Italia, sentiamo il dramma nel settore ceramico, che è energivoro, visto che il 91% dell'intera produzione del comparto si trova qui”.

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Il presidente ha commentato le promesse di Draghi, dichiarando: “L'annuncio del premier credo sia importante: se Draghi annuncia, di solito poi è abituato anche a fare”. “Ne valuteremo gli effetti – ha aggiunto -, augurandoci che la speculazione che monta termini il prima possibile. Credo sia opportuno un nuovo intervento del Governo, anche perché la Regione può fare poco da questo punto di vista”.

Un grido d’allarme sul distretto ceramico arriva anche da sindacati e Confindustria, questa volta uniti nel chiedere, in tempi brevi, un incontro al Governo. Il presidente di Confindustria Ceramica, Giovanni Savorani, e i segretari generali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, Marco Falcinelli, Nora Garofalo e Paolo Pirani, hanno inviato una lettera congiunta sulla situazione e sulle misure a sostegno del settore al presidente Draghi e ai ministri dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, del Lavoro Andrea Orlando e della Transizione ecologica, Roberto Cingolani.

Il Pd dell'Emilia-Romagna: "Faremo la nostra parte col Governo"

Dal Pd dell’Emilia-Romagna, attraverso la voce di Stefano Caliandro, responsabile Sviluppo Economico, oggi è arrivata la rassicurazione che il partito farà la sua “parte insieme al Governo per uscire da questa situazione”. “E’ molto importante che il presidente Mario Draghi abbia annunciato un ‘intervento di ampia portata contro il caro-bollette” aggiunge il dem “perché l’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime è un problema che riguarda tutti noi".

Il grido d'aiuto delle associazioni di categoria

A chiedere misure urgenti al Governo anche le associazioni di categoria. Giancarlo Tonelli, direttore di Ascom Confcommercio, avverte: “Il caro bollette è una tempesta perfetta” che mette in bilico "diecimila posti di lavoro per turismo, commercio e servizi", Parla di situazione insostenibile anche Davide Tabarelli, numero uno di Nomisma Energia, mentre Loreno Rossi, direttore di Confesercenti, sull'argomento gas evidenzia “aumenti nel primo trimestre di quest’anno del 101% nei negozi di ortofrutta e del 109% nei ristoranti”. Preoccupazione anche sulla costa romagnola, dove, a Rimini, Antonio Carasso, presidente di Promozione alberghiera avverte che: “gli aumenti delle tariffe nel comparto alberghiero dovute all’incremento dei costi” dell’energia, “dovrebbero attestarsi tra un 10% di base e un 15-20%". Una situazione che certo non favorirà l’affluenza di clienti nelle strutture del comparto ricettivo, già duramente provato dalla pandemia.