Figliuolo in Emilia Romagna, il punto sui danni da alluvione: i dati

La visita del commissario in regione è servita per fare il punto sui danni e per cominciare a parlare di ricostruzione

Bologna, 3 luglio 2023 – La prima visita in Emilia Romagna del nuovo commissario per la ricostruzione, il generale Francesco Paolo Figliuolo, è servita per fare un sopralluogo, ma anche per avere un dialogo con i rappresentanti comunali, provinciali, oltreché le parti sociali ed economiche.

Incontri che sono serviti a fornire al commissario il quadro della situazione e a fare il punto sulle questioni aperteTre quelle più urgenti su cui ci si è confrontati con l’obiettivo condiviso di trovare risposte concrete.

Bonaccini e Figliuolo in conferenza stampa a Bologna, dopo il sorvolo delle zone alluvionate
Bonaccini e Figliuolo in conferenza stampa a Bologna, dopo il sorvolo delle zone alluvionate

Le questioni sul tavolo

La prima riguarda le priorità di intervento per il ripristino di argini, strade e frane, in base alla ricognizione trasmessa al Dipartimento nazionale di Protezione civile il 23 giugno scorso. Elenco provvisorio di circa 6mila opere per una spesa prevista di 1,9 miliardi di euro che ora il Governo dovrà finanziare.

Il dossier è stato consegnato oggi anche al commissario Figliuolo, con le opere suddivise tra cantieri già chiusi, in corso e da avviare e rendicontare entro l’anno, con l’obiettivo di stabilire le priorità di esecuzione dei lavori in particolare su fiumi e viabilità.

La seconda questione riguarda i primi rimborsi alle imprese colpite (contributo fino a 20mila euro). Al momento, infatti, mentre è già stato attivato il meccanismo per erogare i 5mila euro di primo sostegno immediato ai cittadini con l’anticipo di 3mila già a luglio, ancora non è stato avviato il meccanismo di ristoro per le aziende e attività economiche.

Terzo tema al centro del confronto, la quantificazione delle risorse destinate all’Emilia-Romagna, insieme alla garanzia del 100% di indennizzi a cittadini e imprese, al di là dei primi contributi possibili.

Una prima stima dei danni che la Regione ha già presentato al Governo è pari a circa 8,8 miliardi di euro. "Ho deciso di venire subito in Emilia-Romagna, perché è la regione più colpita dall'ondata di maltempo dello scorso maggio”, ha dichiarato il generale Figliuolo. “Sono qui per ascoltare le necessità e mettermi a disposizione, con la volontà di lavorare insieme fin da subito”.

“Ringrazio il generale Figliuolo che, ancor prima della nomina formale, che auspichiamo arrivi al più presto, ha deciso con grande senso di responsabilità di venire subito in Emilia-Romagna, rispondendo all’invito che gli ho fatto a nome dei territori e del sistema regionale”, ha detto da parte sua il presidente Bonaccini. “Il generale Figliuolo avrà da questo territorio tutta la collaborazione possibile – ha aggiunto Bonaccini – . Come ha potuto vedere, qui siamo abituati a lavorare insieme, per obiettivi comuni: in questo caso far ripartire la nostra regione”.

Il punto sui danni

Al momento sono ancora 486, di cui 72 minori, le persone accolte in strutture messe a disposizione dai Comuni o in alberghi: 245 nella provincia di Ravenna, 161 in quella di Forlì-Cesena, 78 nella Città metropolitana di Bologna e 2 in carico nella provincia di Rimini.

760 le strade comunali e provinciali chiuse alla circolazione: 431 completamente e 329 parzialmente, mentre su altre 162 si procede a senso unico alternato.

Sono 1.105 le frane segnalate: 149 nel Bolognese, 455 in provincia di Forlì-Cesena, 42 nel Modenese, 297 nel Ravennate, 15 nel Reggiano e 147 nel Riminese. Dalla prima stima il numero degli edifici coinvolti è di 1.890.

Ancora 365 i volontari al lavoro: 119 del sistema di protezione civile dell’Emilia-Romagna, 161 del sistema nazionale e 85 delle colonne mobili delle Regioni Friuli-Venezia Giulia, Piemonte e Lazio.

Sulla base della ricognizione inviata al Dipartimento nazionale di Protezione civile, i primi lavori urgenti nel pubblico ammontano a 1,9 miliardi di euro.

Per quanto riguarda i privati su un numero di edifici stimati in 70.302 (68.432 aree allagate, 1.890 aree in frana) i danni ammontano a oltre 2 miliardi di euro.

All’incirca la stessa stima per quanto riguarda i danni alle imprese e all’agricoltura, con 9.542 imprese potenzialmente danneggiate e 8.935 aziende agricole con danni per 1 miliardo e 100 milioni.