Perché c’è lo sciopero nazionale l'11 aprile: rispondono i sindacati dell’Emilia Romagna

Cgil e Uil regionali dicono basta morti sul lavoro e chiedono una giusta riforma fiscale. Giovedì saranno sette i presidi a Bologna e provincia

Bologna, 8 aprile 2024 – “Adesso basta morti sul lavoro e per una giusta riforma fiscale, oltre alla necessità di avere un nuovo modello sociale di fare impresa”. Sono queste le ragioni e gli obiettivi annunciati in coro dalla Cgil e Uil regionali, questa mattina a Bologna. I sindacati aprono così la settimana che porta all’11 aprile, giorno dello sciopero generale nazionale di 4 ore in tutti i settori privati, con manifestazioni, mobilitazioni e iniziative che si terranno a livello territoriale.

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Zero morti sul lavoro

Riguardo ai tre temi, quello delle morti sul lavoro è quello che principalmente ha portato allo sciopero, secondo Massimo Bussadri, segretario regionale Cgil E-R. “Dobbiamo cambiare rotta – racconta –, perché viviamo una situazione in cui i morti sul lavoro sono costi calcolabili rispetto al ciclo produttivo e i lavoratori non sono trattati come degli esseri umani ma come fattori sacrificabili al profitto”. Ricordando la strage di febbraio nel cantiere Esselunga a Firenze, Bussandri annuncia che a livello nazionale i morti sul lavoro sono 3 morti al giorno. Troppi e “nei primi due mesi dell’anno gli infortuni complessivi sono passati da 11.200, nel periodo gennaio-febbraio del 2023, a 11.800. E c’è un forte aumento in ambito scolastico, sul quale bisognerà indagare”. Anche i morti sono in aumento rispetto ai primi due mesi del 2023, si è passati da 8 a 9. “Un trend in crescita figlio di un modello di sviluppo fondato sulla mala sicurezza e che vede l’aumento delle ore di cassa integrazione, da 1,1 milioni a 1,7 milioni di euro”, sottolinea il segretario Cgil E-R. Insomma, “non basta l’ondata emotiva dopo le morti di Firenze, chiediamo alla politica di cambiare per davvero la sua agenda. Siamo in campagna elettorale e ancora non ho sentito parlare di sicurezza sul lavoro”, afferma Marcello Borghetti, segretario Regionale Uil E-R, che esprime anche la sua vicinanza ai giornalisti coinvolti nel caso delle scuole Besta: “I giornalisti sono le persone che quotidianamente esprimono la nostra voce”.

Massimo Bussandri, segretario Cgil E-R e Marcello Borghetti, segretario Uil E-R
Massimo Bussandri, segretario Cgil E-R e Marcello Borghetti, segretario Uil E-R

Per una giusta riforma fiscale

Sulla riforma fiscale, “tante imprese sopravvivono sulla clemenza fiscale dello stato” e, in Regione, “più dell’84% dei contribuenti sono i 35mila euro lordi di reddito, cioè la fascia di reddito che paga le tasse e, quindi, sostiene la comunità”, afferma Bussandri. Gli fa eco Borghetti: “Perché la comprensione rivolta a molte imprese in questo Paese, non viene rivolta anche a un lavoratore o a un pensionato in difficoltà e che non riesce a pagare le tasse?”. Per questo “bisognerebbe promuovere un fisco progressivo abolendo la flat tax, la quale crea cittadini di serie A e di serie B, ed estendere la base imponibile dell'Irpef a tutti i redditi”.

Per un nuovo modello sociale e di fare impresa

I sindacati, puntano a “rimettere al centro – dicono insieme Cgil e Uil – delle politiche economiche e sociali del governo e delle imprese, il valore del lavoro a partire dal rinnovo dei contratti nazionali e da una legge sulla rappresentanza. “Al centro del progetto devono tornare la salute, la persona e la qualità di un'occupazione stabile e non precaria”, ricorda Borghetti, che fa un appunto su Bologna: “La città è ricca ma non tutti sono ricchi, anche qui stanno aumentando le diseguaglianze e sempre più lavoratori sono poveri”.

I presidi a Bologna

Nel bolognese saranno sette i presidi dei lavoratori nel corso della giornata di giovedì. In città, il ritrovo è alle 9.30 in viale Masini 6-14, qui interverranno Michele Bulgarelli, segretario generale Cgil Bologna, e Marcello Borghetti, segretario generale Uil Emilia-Romagna. Alle 14, inoltre, i lavoratori saranno davanti la Torre Unipol in via Larga 4/b. Invece, in provincia, si parte da Bentivoglio, alle 8, nel parcheggio della palazzina doganale in zona Interporto. A seguire alle 9 a San Giorgio Piano alla Reagens Spa. Poi, nel pomeriggio, alle 13 a Calderara di Reno ai Motori Minarelli, a Casalecchio in zona Shopville e a Gaggio Montano a Caffitaly.