CHIARA CARAVELLI
Emilia Romagna

Il tassista ribelle nei guai: "Campagna per denigrarci"

Bologna, Cotabo all’attacco di RedSox: lo ha già sospeso, ora apre un arbitrato

Continua il botta e risposta a distanza tra la cooperativa Cotabo e il tassista bolognese Roberto Mantovani, in arte RedSox. La coop, che nei giorni scorsi lo ha escluso a seguito di un procedimento disciplinare, ha deciso di attivare volontariamente la procedura di arbitrato in Camera di Commercio. "Una scelta – spiega Cotabo in una nota – che ha l’obiettivo di dare piena legittimità alla decisione presa dal consiglio di amministrazione che, pur avendo garantito pienamente il diritto di difesa di Mantovani, ha ritenuto che l’attivazione di una procedura che porterà a un giudizio di un ente terzo, rappresenti una forma di ulteriore garanzia per tutti gli interessati".

Mantovani è molto conosciuto sotto le Due Torri perché da tempo pubblica sui social i suoi guadagni giornalieri e denuncia i colleghi che non vogliono essere pagati con le carte di credito. Denuncia per cui, in passato, si è anche ritrovato con le gomme del taxi a terra e si è visto recapitare lettere di minacce. Proprio in riferimento a questo, Cotabo ha voluto ribadire che la decisione dell’esclusione non riguarda la vicenda del Pos, ma il comportamento che il tassista ha tenuto nel corso dei mesi nei confronti della cooperativa e dei colleghi.

Nello specifico, la coop ha parlato di "reiterate condotte di diffusione di notizie non corrispondenti al vero, volte a ledere in modo esplicito la reputazione della cooperativa, dei suoi amministratori e degli altri soci". Un atteggiamento che "denota una totale assenza di consapevolezza e perdurante mancanza di volontà di rispettare le normative della cooperativa". Non solo, ciò che Cotabo contesta a RedSox è di "aver prima prospettato, e poi effettivamente avviato, una reiterata campagna mediatica (annunciata l’imminente pubblicazione di un libro) per denigrare apertamente la cooperativa, qualora non fossero state accolte alcune sue richieste".

Richieste che vanno da una importante somma di denaro (si parla di alcune decine di migliaia di euro) che Cotabo avrebbe dovuto versare sul suo conto, alla pubblicazione di un comunicato stampa – scritto dallo stesso Mantovani – ma a firma della cooperativa, con cui quest’ultima si sarebbe dovuta scusare per alcune ‘mancanze’ nei suoi confronti commesse da altre persone. Oltre a questo, ci sarebbe anche un post – che il tassista bolognese ha pubblicato sul suo profilo ‘X’ il 7 marzo scorso – in cui parla di una trattativa coperta da riservatezza. Pubblicazione che, a detta della cooperativa, contiene delle informazioni false e quindi lesive della sua reputazione. Già a dicembre scorso, il rapporto tra RedSox e la Cotabo si era incrinato. Il tassista era infatti stato sospeso (Mantovani non ha mai impugnato la sanzione) dal servizio di radiotaxi per una settimana.