Autodifesa personale, ecco le donne diplomate

A Porto Sant'Elpidio, un corso di autodifesa ha insegnato a donne tecniche difensive e ha promosso autostima e sicurezza. Il progetto, patrocinato dal Comune, mira a prevenire situazioni di pericolo e sarà replicato data l'attualità della problematica.

Autodifesa personale,  ecco le donne diplomate

Autodifesa personale, ecco le donne diplomate

Una decina di donne, tra i 25 e i 50 anni, hanno partecipato al ciclo di incontri di autodifesa personale, apprendendo tecniche difensive di base "che potranno essere preziose in situazioni di pericolo ma – ha dichiarato la referente del progetto, Daniela Talamonti – aiutano anche ad acquisire maggiore autostima e sicurezza".

Il corso, organizzato dall’Asd DSpin e patrocinato da Comune e Commissione Pari Opportunità, era strutturato in quattro sedute di 90 minuti e ha preso il via in concomitanza con la festa della donna. Tenuto dall’istruttore federale certificato, Emanuele Conti, il corso si è svolto nella palestra della scuola media ‘Galilei’ e ieri, in Comune, c’è stata la cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione cui sono intervenuti gli amministratori, in primis il sindaco Massimiliano Ciarpella, gli assessori Andrea Balestrieri e Elisa Torresi, e il maresciallo Morelli, della locale stazione. Obiettivo del progetto (che, vista la cogente attualità della problematica con ripetuti casi di violenza sulle donne, sarà replicato) "è fornire informazioni utili a prevenire situazioni di pericolo e acquisire una formazione che consenta di reagire in queste eventualità. Sorprendere l’aggressore – ha aggiunto la Talamonti – è un’arma importante perché spesso non ci si attende una reazione da parte della vittima". Per Ciarpella "è un dovere di ente pubblico favorire iniziative di vario genere che incrementino la consapevolezza su un tema di stringente attualità e promuovere questo corso è un valido strumento per favorire la difesa perché vittime non si nasce".

"Anche le forze dell’ordine guardano con favore a questi progetti – ha concluso Morelli – che possono essere fondamentali per far guadagnare all’aggredita tempo prezioso fintanto che interviene la pattuglia".

m.c.