Fermo, 10 settembre 2024 – È un laboratorio politico quello che va in scena in casa centro sinistra per le elezioni provinciali del 29 settembre, uno sguardo largo che mette insieme il Partito Democratico, Sinistra Italiana, i 5 Stelle e i civici di area. Il progetto è quello che tenta di portare a casa la segretaria Pd Schlein, nel fermano ci riesce il segretario provinciale Luca Piermartiri che sottolinea: “Sono molto soddisfatto del fatto che tutto il centro sinistra si sia ritrovato unito e insieme, era uno dei punti della mia mozione congressuale, merito del lavoro di tutti".
“Vogliamo essere una alternativa chiara al centro destra e a Fdi, al sindaco Calcinaro che è sempre stato a destra, la candidatura come capolista con Fratelli d’Italia è la prova definitiva. Con i problemi che ha il fermano lo abbiamo sollecitato spesso a fare qualcosa, a farsi portavoce di tutto il territorio, per portare le istanze soprattutto in sanità ma non vedo come possa essere una soluzione il primo cittadino che si candida con chi i danni ha provocato. Voglio ringraziare i consiglieri provinciali uscenti, Malvatani, Pompozzi, Perugini, oggi costruiamo ponti per il futuro e diamo una alternativa reale al territorio”.
Per la segretaria del Movimento 5 Stelle, Mirella Emiliozzi, quello che serve è un approccio concreto: “I temi provinciali impattano in maniera importante sulla vita delle persone, è importante formare un corpo unico di peso che possa portare avanti le tematiche, su questo abbiamo dialogato, l’indirizzo ambientalista per noi è importante, conto che chi verrà eletto sosterrà questo aspetto. Una prova per noi, insieme, per le prossime comunali, per le regionali, è importante vedere come funzionerà questa unione che è quello che ci interessa, se ci sarà lealtà, fedeltà al programma che ci è si dati e collegialità”.
Quello di Manolo Bagalini è il nome che fa discutere, lui che in comune siede sui banchi della maggioranza, insieme con Francesco Trasatti: “Nessun clamore, noi ci siamo candidati con Calcinaro ma abbiamo sempre rappresentato l’ala sinistra di quella maggioranza, posizione che è servita per scelte che potevano essere diverse. Quando si alza il livello delle elezioni ognuno ha la sua sensibilità, la nostra è chiara, provengo dal centro sinistra, sono stato segretario Pd per anni, il mio percorso era questo, nel centro destra non siamo a nostro agio. Rispetto all’amministrazione di Fermo porteremo a casa il programma fino al 2026, poi per il futuro ne parleremo. Garantiamo lealtà all’amministrazione comunale, nonostante i mal di pancia. Non saremo mai in linea con le politiche del centro destra”. Lo ribadisce il segretario Savino Febi: “La dimensione comunale e quella provinciale sono separate, quella comunale è civica e sta nell’ala sinistra dell’attuale maggioranza, qui deve venire fuori la nostra anima che deve manifestare il campo dove giocare”.
Per i 5 Stelle c’è Stefano Fortuna che porta le sue idee e la coerenza di chi è stato sempre all’opposizione in comune, con Bagalini ha la possibilità di entrare in consiglio il giovane Riccardo Strappa, da Montegranaro: “Un’esperienza nuova, una sfida che è emozionante e che comincia, quello che mi interessa è conoscere il territorio, gli animi e le sensazioni di tutti”. Lo ribadisce il segretario comunale Pd Alessandro Iagatti, insieme con Paolo Nicolai: “Il lavoro sul territorio è quello di aggregare e unire, ci troviamo di fronte a questa sfida e partiamo sfavoriti ma il lavoro sarà di controllo e di spinta ad essere presenti nelle istituzioni, è un programma per arrivare alle elezioni di Fermo, snodo cruciale per le sorti di tutto il territorio provinciale”.