Speranza Fermana. Serve copiare l’andata

I Cenarini dovranno affrontare ora, a iniziare dalla Lucchese, le stesse squadre che determinarono il filotto di vittorie all’epoca di Protti.

Speranza Fermana. Serve copiare l’andata

Speranza Fermana. Serve copiare l’andata

Protti lo diceva sempre: "Le ultime sei partite saranno quelle fondamentali, il calendario ci darà una mano e lì ci salveremo". L’allenatore però a quelle sei partite non ci è arrivato, è stato esonerato prima. Anche se, sembra che avesse ragione. D’altronde lo aveva sperimentato sulla sua pelle. L’unico filotto di risultati positivi che aveva fatto registrare nella sua seconda esperienza a Fermo era arrivato proprio contro le squadre che la Fermana dovrà affrontare ora, ma nel girone d’andata. Una serie positiva all’epoca, e anche oggi, fondamentale per tenere in vita e in corsa salvezza i gialloblù. E alla fine Protti ha la possibilità di diventare profetico, ma solo se domenica 14 alle ore 14 la Fermana vincerà contro la Lucchese. Sulla panchina non ci sarà lui, ma sarà certamente contento se succederà, quando si tratta di gialloblù le scorie le mette da parte. Ora a guidare i gialloblù c’è Andrea Mosconi, che con Protti si è sfidato due volte tra il 2015 e il 2016. L’allenatore ex Tolentino ha saputo ridare un volto nuovo alla Fermana, che appariva in una situazione disastrosa, sia mentalmente che in campo. In poco più di due settimane ha saputo far dimenticare i 9 mesi precedenti. Dalla prima sconfitta della stagione contro la Carrarese di agosto fino a quella di metà marzo contro il "suo" Arezzo. Quella sembrava la pietra tombale sulla stagione della Fermana, che invece da lì è risorta, e ancora oggi è difficile trovare un senso logico a quello che è successo in casa gialloblù nelle ultime due settimane. Prima la vittoria rocambolesca contro il Rimini, con il cuore di un popolo che è stato fatto risvegliare all’ultima scarica di defibrillatore. E poi il patto d’amore e fiducia sugellato con la vittoria a Sassari. Le immagini dopo quel successo rimarranno negli occhi e nel cuore di tanti, con qualsiasi esito la stagione andrà a finire. Abbiamo raccontato come la "rivoluzione gentile" di mister Mosconi abbia operato sulla testa e sui piedi dei giocatori.

"Carezze e non frustate", come ha raccontato l’allenatore. Durante la pausa natalizia, insieme a Marco Rossetti, avevamo calcolato in percentuali le probabilità di salvezza della Fermana. Poco meno del 10% per quella diretta, ma oggi quell’obiettivo non è più raggiungibile. Invece quando la Fermana è partita così male in campionato storicamente la Fermana ha il 25% di probabilità di salvezza, sempre raggiunti tramite i playout, altrimenti o è retrocessa o la squadra è stata ritirata. A dicembre i calcolai avevano ancora una loro valenza, oggi serve una sola cosa: il cuore. Oltre agli undici in campo, contro la Lucchese ci si aspettano migliaia di cuori che credono ancora in quella che sarebbe un’impresa epocale.

Filippo Rocchi

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