
Piazza Ariostea è stata allestita con palco, sedie e barriere per ospitare la stagione 2025 del Ferrara Summer festival data l’impossibilità di usare il Listone
Dopo la lettera dei 57 residenti che denunciano i disagi legati ai concerti in piazza Ariostea, arriva la richiesta di una convocazione urgente della seconda commissione consiliare. Il documento è stato protocollato ieri pomeriggio e, benché sia stato sottoscritto da tutti gli esponenti della minoranza, è stata in particolare la consigliera Sara Conforti (Pd), di concerto col capogruppo Massimo Buriani, a farsi carico delle istanze apparse sul nostro giornale.
"L’obiettivo di tale audizione – si legge nel testo – è quello di avviare un dialogo costruttivo e raccogliere dati e testimonianze dirette per valutare urgenti azioni correttive necessarie a dare risposta tempestiva alle difficoltà di un quadrante molto importante della città e, pro futuro, definire un piano organico di sviluppo degli eventi che sia sostenibile e inclusivo, tutelando la qualità della vita dei residenti e la vitalità economica delle attività locali". Insomma l’approccio è collaborativo anche da parte dell’opposizione.
I promotori della richiesta, auspicano che in commissione possano essere presenti "un delegato dei 57 cittadini residenti ed esercenti di Piazza Ariostea e delle aree limitrofe, che hanno sottoscritto la lettera al Carlino e le diffide formali e che vivono direttamente le problematiche sollevate" e "i rappresentanti delle associazioni di categoria che rappresentano le attività commerciali e libero professionali prospicienti l’area concerto e più in generale l’area interessata dal Ferrara Summer Festival, al fine di quantificare e illustrare le criticità che si trovano ad affrontare e i danni economici e operativi subiti".
"Il Ferrara Summer Festival, pur essendo un evento che porta in città un numero cospicuo di visitatori e concorre al posizionamento della città nel segmento del turismo degli eventi musicali – si legge – ha generato un intenso conflitto a causa della sua localizzazione in Piazza Ariostea. Il tema è complesso. Le controversie non sono lamentele isolate, ma sintomo di una profonda disconnessione tra la strategia di eventi promossa dall’alto e la realtà vissuta del centro storico, manifestandosi su più fronti: acustico, economico, logistico e politico".
Conforti, ricorda che Ferrara è stata il primo comune italiano a ottenere la certificazione e ISO 20121 per la gestione sostenibile degli eventi. Percorso in cui lei ebbe aun ruolo di coordinamento. "Per la mitigazione dei disagi e l’adozione di un approccio collaborativo – ricordano i dem – Il Pd aveva in passato proposto l’istituzione di un tavolo di consultazione permanente degli stakeholder, una regolamentazione differenziata delle sedi degli eventi con limiti più severi, un piano di mobilità e parcheggio che limitasse l’impatto delle auto per il centro storico, e meccanismi di compensazione. Ora, il sindaco ci deve ascoltare convocando la commissione".
Federico Di Bisceglie