"Costi elevati, le famiglie ’esploderanno’"

Arnofi, segretario provinciale del sindacato pensionati Cgil: "Territorio che non si è mai ripreso dalla crisi economica del 2009"

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di Ruggero Veronese

"Se i costi dell’energia rimarranno così elevati faranno esplodere intere famiglie, non solo i pensionati". È un vero e proprio allarme rosso quello lanciato da Sandro Arnofi, segretario provinciale del sindacato pensionati Cgil, riguardo al caro bollette che mette in apprensione famiglie, imprese e le fasce più deboli della popolazione. E in una provincia come quella ferrarese, da anni ai vertici delle classifiche nazionali per anzianità, il problema rischia di diventare – per restare alle parole di Arnofi – esplosivo. Troppo elevati i rincari dei servizi, almeno in rapporto gli incrementi delle pensioni in costante ritardo sulle variazioni del costo della vita. Con l’arrivo dell’inverno e delle spese per il riscaldamento, il rischio è di andare incontro a nuove situazioni di povertà.

"Parliamo di un problema molto grave e urgente – spiega Arnofi –. Nella nostra provincia la media delle pensioni è ancora sotto i mille euro, ed è un territorio che non si è mai del tutto ripreso dalla crisi economica del 2009. In un contesto in cui c’è scarsità di lavoro e di giovani, spesso i pensionati rappresentano una sorta di welfare familiare, aiutando figli e nipoti". Senza contare gli effetti negativi sui consumi che il salasso in arrivo nei prossimi mesi potrebbe causare, con ricadute su tutta l’economia. "I consumi nel nostro territorio sono molto legati ai bisogni degli anziani – continua il segretario Spi – a partire dai beni primari fino ai servizi sanitari o di assistenza domestica. L’aumento dei costi per l’energia porterà a risparmiare su altre necessità e molti settori dell’economia ne potrebbero subire gli effetti". Per tamponare l’emergenza il sindacato sta raccogliendo le segnalazioni e cercando di promuovere accordi tra enti pubblici e servizi privati per abbattere i costi. "La Regione ha riconosciuto un contributo ai gestori delle case di riposo per alleggerire le rette, una boccata di ossigeno ma riguarda solo le strutture convenzionate e non gli ospiti di case famiglia e di altre strutture, che nella nostra famiglia sono circa duemila". Ma il passo decisivo è quello che spetta ai Comuni e ai fornitori dei servizi energetici, chiamati a trovare accordi per abbattere i costi. Da questo punto di vista il patto stipulato nei giorni scorsi tra Hera e Comune di Ferrara rappresenta secondo Arnofi un primo segnale.