Truffa auto, sequestro bocciato

Il tribunale del Riesame respinge la richiesta di sequestro nell'inchiesta sulla presunta truffa dell'esportazione di auto. Gli indagati sono stati scagionati, ma la procura potrebbe fare ricorso in Cassazione.

Truffa auto, sequestro bocciato

Truffa auto, sequestro bocciato

Nuova bocciatura per la richiesta di sequestro avanzata dalla procura nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta maxi truffa dell’esportazione di auto sottoposte a fermo amministrativo. Il tribunale del Riesame ha rigettato l’appello del pm Andrea Maggioni confermando il provvedimento del gip, che già aveva negato i sigilli proposti a suo tempo dalla procura. Secondo il Riesame, la condotta contestata non sarebbe idonea a configurare gli artifici e i raggiri necessari per sostenere l’accusa di truffa. "Ritenevo dovesse andare così – commenta l’avvocato Riccardo Giandiletti, difensore di uno dei quattro indagati –. Il Riesame, ricalcando quanto già affermato dal gip, dichiara che nell’attività del mio assistito non sussiste alcun reato. Siamo soddisfatti". La partita potrebbe però non essere finita. Non si esclude infatti che la procura possa ora tentare un ricorso per Cassazione.

La vicenda prende le mosse da accertamenti svolti su 350 auto trattate, a vario titolo, dalle quattro persone finite sotto inchiesta (tre uomini e una donna, tutti stranieri). Lo smercio di vetture sarebbe avvenuto in un arco di anni piuttosto lungo, dal 2016 al 2022, per un giro d’affari da quasi quattro milioni. Gli approfondimenti della guardia di finanza hanno portato a ricostruire una rete di contatti in Paesi esteri, nei quali le vetture acquistate sarebbero state cedute per un corrispettivo più alto di quello pagato e senza la dovuta segnalazione che si trattasse di mezzi sottoposti a fermo amministrativo e quindi impossibilitati a viaggiare. Di alcune auto si sarebbero addirittura perse le tracce.