
Aprire in tempo di Covid-19 si può. L’esempio positivo è quello di Maria Chiara Galassi che, nonostante il periodo tutt’altro che positivo, ha deciso di alzare la propria saracinesca. Ieri, infatti, è stato il primo giorno di vita del suo nuovo ‘Cami Caffè’ di corso Martiri della Libertà.
Come è nata l’idea di inaugurare un bar?
"Dopo 21 anni da fisioterapista ho avuto l’occasione di rilevare un bar e non mi sono lasciata sfuggire l’occasione. Ero cliente fissa del Caffè Divino, poi l’estate scorsa sono venuta a conoscenza della volontà dei titolari di vendere e ho colto la palla al balzo. Ho atteso il primo giorno in zona gialla ed eccomi qui".
Dalla fisioterapia ai caffè: un passaggio particolare.
"Aprire un bar tutto mio è sempre stato il mio sogno. I miei ormai ex pazienti mi hanno sostenuto. Certo, erano tristi per loro, ma contenti per me. E questo mi ha dato una grande carica".
Perchè il nome ‘Cami Caffè’?
"Cami è la mia gatta. Infatti nell’insegna c’è il disegno di un gatto: l’ho realizzato io. Insieme a mio marito abbiamo ristrutturato tutto, dando un tocco nostro al locale".
Com’è andato il primo giorno?
"Bene. Confesso che ero contenta, ma al tempo stesso emozionata. Sono sempre stata una persona mattiniera quindi non mi spaventa alzarmi presto per preparare le colazioni. Poi, appena si potrà, prepareremo anche ottimi aperitivi".
Ha avuto paura di non riuscire a partire, dato il periodo? "Un po’ quest’inverno. Ora, però, sono ottimista".
Matteo Langone