CHIARA CARAVELLI
Cronaca

Long covid nei bambini, una visita dopo tre mesi

Il pediatra Aldo Vinattieri (Fimp) raccomanda un controllo dopo quattro settimane dall’infezione e uno successivo dopo tre mesi

Long covid nei bambini

Long covid nei bambini

Ferrara, 28 febbraio 2022 - Il Covid sta pian piano allentando la presa, ma i bambini rimangono uno delle fasce più colpite dal virus. Soprattutto se si parla degli effetti a lungo termine dell’infezione, il cosiddetto long-Covid. Nelle settimane scorse la Società italiana di Pediatria aveva redatto un documento di consenso nel quale venivano rivolte alcune raccomandazioni ai pediatri di famiglia e ai genitori per monitorare e nel caso gestire i possibili casi di Covid a lungo termine tra bambini e adolescenti. Nel ferrarese, i pediatri della provincia chiariscono la loro posizione a riguardo.  

"Quanto espresso dalla Società italiana di Pediatria – sottolinea il segretario provinciale della Fimp Aldo Vinattieri – e da alcune altre società sue affiliate è molto importante. Con essa viene proposta una visita dopo quattro settimane e una successiva visita dopo tre mesi dalla diagnosi di infezione in tutti i bambini e gli adolescenti. Visita che dovrà essere eseguita, ovviamente, dal pediatra di famiglia. A seguito di questa visita potrebbe emergere la necessità di ulteriori indagini diagnostiche cliniche o strumentali". Un orientamento che però si collega alla pubblicazione su rivista internazionale di un documento di consenso che "al momento non ha ancora visto la luce".  

In tale documento, secondo il segretario generale della Fimp, saranno esposte le evidenze scientifiche a supporto delle raccomandazioni proposte. "Solo al momento di detta pubblicazione – continua – sarà possibile parlare delle raccomandazioni in esso contenute e, conseguentemente, diffondere il messaggio al pubblico". Condizioni che sono già state evidenziate sia dalla Fimp che dalla Sicupp (Società italiana delle cure primarie pediatriche).  

"Ci siamo già espressi – prosegue Vinattieri – in modo molto prudenziale riguardo alle raccomandazioni delle società scientifiche pediatriche, in considerazione sia della mancanza a tutt’oggi di una chiara caratterizzazione della sindrome del long-Covid in età pediatrica e adolescenziale". Nel caso di possibili manifestazioni di long-Covid nei bambini la Fimp è cauta. ""È importante verificare – conclude il segretario provinciale – le reali necessità e criticità per cercare di elaborare un progetto che si integri efficacemente con il lavoro dei Pls (Pediatri di libera scelta) senza provocare ritardi o inadempienze nei confronti dei propri assistiti".