FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

Schlein e Bonaccini: "Con Anselmo, Ferrara più aperta e inclusiva. Uniti ce la faremo"

La segretaria nazionale del Pd e il presidente della Regione ieri in città .

È una piazza che parla al plurale. I giardini della cooperativa Il Castello sono gremiti. L’attesa è per i big, certo, ma anche per il candidato sindaco Fabio Anselmo che arriva poco prima della segretaria dem, Elly Schlein e del presidente della Regione, Stefano Bonaccini. Si respira l’entusiasmo delle grandi occasioni anche rafforzato dalle tre testimonianze che hanno preceduto gli interventi degli ospiti. "A Ferrara c’è una sfida importante che ci attende – così Schlein – e stiamo facendo un grande lavoro per costruire l’alternativa di governo a questa destra". Sulla candidatura, la segretaria nazionale non ha dubbi. "Anselmo è una persona che è sempre stata dalla parte dei più fragili e che ha combattuto delle battaglie giuste – scandisce – e, tra l’altro, è riuscito in città a coagulare attorno a lui una coalizione forte e plurale". Dopo cinque anni di governo di centrodestra "c’è bisogno di cambiamento – riprende la segretaria – e occorre che questa città torni a essere aperta, inclusiva e che sappia rimettere al centro la persona. Siamo carichi, siamo uniti e ce la possiamo fare". Bonaccini arriva e abbraccia la segretaria. "Questo è uno degli altri capoluoghi che vogliamo aggiungere agli otto che già governiamo – dice il governatore – e stiamo lavorando, credendoci, per dare a Ferrara il cambiamento. Anche qui a Ferrara si è costruita una coalizione larga, ma senza il Pd non si va da nessuna parte". "Ferrara sta morendo – attacca il candidato sindaco dal palco, dopo il saluto e gli applausi – e voglio che sia Elly che Stefano sappiano questa cosa". La prima critica all’amministrazione è sul Gad perché "è un quartiere sul quale si è fatta tanta propaganda" ma in realtà "all’interno del grattacielo, accadono cose che mi fanno rabbrividire. E, tra l’altro, è morta recentemente una ragazza di 23 anni". "Per questa città che sta morendo, e i dati dell’invecchiamento della popolazione parlano chiaro – si rivolge a Bonaccini – volgi il tuo sguardo a questa città, indipendentemente da chi sarà sindaco. Il Polo chimico dovrebbe essere un incubatore di imprese: noi non ne abbiamo, le dobbiamo far venire". "Dopo aver incontrato sindacati e categorie - conclude - posso dire che si è capito, trasversalmente, che dobbiamo integrare i migranti nelle aziende".