Mitragliette dei carabinieri rubate, c’è un fermo: la svolta dopo una perquisizione

Al termine di un lungo interrogatorio è finito in cella un argentano di 65 anni. L’altra M12 ancora non si trova

Le ricerche dei carabinieri anche con il metal detector

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San Nicolò (Ferrara), 19 marzo 2024 – A quasi un mese dal furto di due mitragliette M12 da una ‘gazzella’ dei carabinieri, l’indagine arriva a una svolta. Nelle scorse ore, i militari hanno eseguito un fermo. Nella rete è finito un 65enne italiano residente nell’Argentano. L’uomo deve ora rispondere di furto pluriaggravato e detenzione di armi e munizioni da guerra. Dopo giorni e giorni di ricerche senza sosta, il passo avanti è avvenuto nella mattinata.

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I militari hanno eseguito una perquisizione nell’abitazione del sospettato. Ne è seguito un lungo interrogatorio al termine del quale, nel tardo pomeriggio, è stato disposto il fermo di indiziato di delitto. L’uomo è stato quindi accompagnato in carcere.

Il furto si è verificato la sera del 26 febbraio a San Nicolò, mentre la pattuglia era impegnata in un’abitazione per sedare una lite tra marito e moglie. Al loro ritorno gli operatori hanno trovato l’auto di servizio con un vetro rotto. Dall’interno mancavano le due M12, i proiettili e due manganelli. Una delle due armi e i ‘tonfa’ sono stati rinvenuti il giorno successivo, in un canale della zona.

All’appello mancavano però ancora la seconda mitraglietta e i colpi. È partita così un’ampia campagna di ricerche che ha visto impegnati ottocento militari tra comando provinciale, reparto anticrimine del Ros, nucleo subacquei di Genova, cinofili e forestali. È stato battuto palmo a palmo tutto il territorio tra l’Argentano e il Portuense, tra campagna e corsi d’acqua. Al setaccio 172 tra casolari e capannoni in un’area di ventidue chilometri quadrati. Trentanove le perquisizioni svolte, in campo anche personale con droni e metal detector. Alle ricerche hanno preso parte pure i vigili del fuoco e i volontari dell’Associazione nazionale carabinieri. La seconda mitraglietta e le munizioni (180 proiettili) non sono però ancora state ritrovate.