Ferrara, caccia al granchio blu tra i banchi del mercato di Comacchio

L’anno scorso le razzie dei cinesi nella Sacca, adesso vanno a comprarlo. Paesanti (Fedagripesca): "Predatore senza rivali ma le linguine sono ottime"

Il granchio blu sui mercati di Comacchio

Il granchio blu sui mercati di Comacchio

Goro (Ferrara), 9 aprile 2023 – E’ trascorso poco più di un anno – era settembre del 2022 – da quando l’invasione del granchio blu si stava per trasformare in una battaglia tra i pescatori di Goro e una cinquantina di cinesi che avevano scoperto che quelle chele potevano tradursi in cibo, affari e denaro. Adesso la specie aliena viene venduta al mercato ittico di Goro e spesso, tra i compratori, ci sono numerosi imprenditori cinesi che si fanno avanti per strappare un buon prezzo ed un buon affare. Il segno dei tempi.

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Originario delle coste Atlantiche dell’America, il crostaceo che minaccia ormai da anni la biodiversità si sta rivelando un’occasione d’oro per chi lo cattura, anche se il prezzo è molto oscillante e spesso cala sotto il peso di una presenza sempre più asfissiante, massiccia sotto il filo dell’onda.

Vadis Paesanti, vicepresidente di Fedagripesca-Confcooperative Emilia Romagna, spiega quello che sta succedendo partendo da quello che rischiava di succedere. "Le razzie dei cinesi sono finite – dice –, sono scomparsi. Questo grazie alla mobilitazione dei nostri pescatori e all’aiuto che ci hanno dato gli stessi carabinieri. Adesso sono proprio loro che vanno al mercato a comprare i granchi blu".

Quotazioni molto variabili, si diceva. In alcuni periodi è arrivato a toccare i 13 euro, in altri è franato a pochi centesimi. L’altro giorno il prezzo al mercato si era assestato sugli otto euro. Tanto è dannoso, quanto saporito sempre a detta dei buongustai. "Le linguine sono ottime", spiega ancora l’esponente di Fedagripesca-Confcooperative Emilia Romagna. Poi aggiunge,un po’ preoccupato: "E’ un predatore senza rivali, spazzia via i gamberetti di valle, le acquadelle o latterino. Forte la paura che rappresenti un pericolo anche per gli allevamenti di cozze e vongole". Che qui sono più preziosi della vita, fonte di reddito per un intero paese che ogni mattina si riversa nella Sacca. "Non ne abbiamo ancora la certezza", aggiunge Vadis che conosce la sacca e questo mare come le sue tasche.

Le razzie avvenivano la notte, venivano messi pezzi di pollo usati come esche nelle nasse e il gioco era fatto. Il granchio entrava, si avventava sui tocchi di gallina e rimaneva chiuso tra le maglie della rete. "Si mosse il paese intero, capirono che non era proprio aria. Non qui, non a Goro", ricorda Vadis.