Masi Torello, niente drammi: "Ripartiremo". Quarella: "Deluso dai più rappresentativi"

Il dg dopo la retrocessione in Promozione: "Sapremo rialzarci, i conti sono in ordine. Lo staff? Mi piacerebbe che il ds Roda restasse"

Si impoverisce il calcio ferrarese. Dopo cinque anni consecutivi il Masi Torello Voghiera torna in Promozione, lasciando al Sant’Agostino l’onere di essere l’unica ferrarese di Eccellenza la prossima stagione.

E’ il verdetto della sfida play out persa a Novafeltria, un pesante 4-1, un risultato che non lascia spazio ad equivoci, maturato nella ripresa dopo 45 minuti in equilibrio.

Mister Ricci, cosa non ha funzionato? "Non ha funzionato niente per tutta la partita – ammette il tecnico dei tricolori –. Per salvarci dovevamo disputare almeno una partita da 7, invece a essere generosi, abbiamo giocato da cinque, con tanti errori. Dispiace, anche perché di fronte avevamo un avversario alla portata.

C’era troppa tensione, anche in giocatori di esperienza dai quali ti aspetteresti ben altro. Avevamo fatto un lavoro importante, una rimonta entusiasmante, purtroppo non siamo riusciti a portare a termine il lavoro: abbiamo sbagliato partita".

Non fa drammi il direttore generale Graziano Quarella: "Sono cose che succedono nel calcio, non esageriamo la portata della retrocessione.

L’Eccellenza è una categoria molto dura, per noi e per tutte le ferraresi. Ad ogni modo non è un dramma, ci rialzeremo più forti di prima".

Ci sarà un ridimensionamento dopo la delusione della retrocessione?

"Ci sarà un inevitabile assestamento, ma non si smobilita. Anzi posso rassicurare i tifosi che i conti sono in ordine e che il prossimo anno allestiremo una squadra in grado di competere ai massimi livelli".

E per quanto riguarda lo staff? "A breve faremo un’analisi della stagione, ma per quanto mi riguarda Ruggero Ricci potrebbe restare, resta da capire cosa voglia fare il direttore sportivo Juri Roda. E’ con noi dalla promozione in Eccellenza, mi farebbe piacerebbe che restasse anche lui".

A Novafeltria si poteva fare di più? "Sì, sono rimasto deluso, specialmente dal rendimento dai giocatori più rappresentativi, ma non solo.

Dal prossimo anno non ci sarà più l’ombrello dei fuoriquota e quindi i giovani dovranno sudarsi la pagnotta e guadagnarsi il posto sapendo che non è più obbligatorio l’impiego di un contingente di giovani. Quindi starà in campo solo chi merita".

Franco Vanini

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