"Orgoglioso del gruppo. Ora manca solo un punto"

La gioia di Di Carlo: "Domenica in casa contro il Pineto non faremo calcoli. Tutti si stanno sacrificando, emozionante la festa coi tifosi sotto la curva".

"Orgoglioso del gruppo. Ora manca solo un punto"

"Orgoglioso del gruppo. Ora manca solo un punto"

Per scaramanzia Mimmo Di Carlo ancora non si lascia andare completamente, ma le sue parole trasudano la soddisfazione di aver ormai centrato un obiettivo che il giorno del suo ritorno a Ferrara era tutt’altro che scontato. "Ancora non è fatta, ma questo è un grandissimo risultato, ottenuto grazie ad un enorme spirito di squadra – esulta il tecnico –. Abbiamo sofferto contro una squadra che in casa aveva subito pochissimi gol, alla quale siamo riusciti a realizzarne due con Valentini e Petrovic. Potevamo segnarne altri, ma alla fine contava portare a casa tre punti e ce l’abbiamo fatta".

È stata però anche una partita di grande sofferenza...

"Nell’ultimo quarto d’ora ci siamo abbassati troppo: questa è l’unica cosa negativa di questa gara, assieme ai primi 10 minuti. Ma bisogna dare alla squadra il merito di questo successo: era importante vincere, abbiamo sofferto insieme senza abbassare la guardia, rimontando fino alla vittoria".

In campo c’erano Contiliano e Rabbi che raramente aveva impiegato dal primo minuto... "Questo fa capire quanto tengo a questo gruppo: sono orgoglioso di loro, tutti si sacrificano per conquistare la salvezza. Manca ancora almeno un punto, ma col Pineto davanti ai nostri tifosi non faremo calcoli: giocheremo per vincere anche domenica prossima. Il gruppo ora è super motivato: ha capito che deve lavorare in un certo modo. Certo, abbiamo fatto gare migliori sotto il profilo tecnico e gli episodi hanno girato a nostro favore, ma mi piace che chi gioca e subentra dia sempre l’anima. E la giocata di Edera ci fa capire quanto sia importante la qualità".

La festa coi tifosi spallini sotto il settore ospiti quanta soddisfazione le ha dato?

"Enorme, perché quando sono tornato ho detto alla squadra che bisognava riconquistare una tifoseria che aveva sofferto tanto: ci danno sempre un sostegno eccezionale e oggi hanno visto una Spal che combatte e non molla mai. Spendo una parola anche per una società che ci sta sempre vicino e un presidente che soffre tanto: oggi tra l’altro compie gli anni e sono contento di aver fatto tre punti anche per questo".

C’è un po’ di rammarico per aver cominciato a correre soltanto a fine stagione?

"Quando si comincia un campionato con un altro obiettivo e non si riesce a restare al passo con le dirette concorrenti o si cambia l’allenatore o lo si sostiene cercando di mettere a posto quello che non funziona. La Spal doveva fare un campionato da primi cinque o sei posti: d’accordo, non ci troviamo in quelle posizioni, però da quando sono tornato abbiamo ottenuto sei vittorie, quattro pareggi e due sconfitte in 12 giornate. E con questo ruolino di marcia avremmo centrato l’obiettivo. I ragazzi hanno capito che in serie C non si vince solo con la qualità: a volte per spuntarla bisogna fare partite come quella di oggi e ci stiamo riprendendo quei valori che prima non esprimevamo".

Stefano Manfredini

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